La Soglia Oscura
Parapsicologia,  Misteri

Esperienze oltre la Soglia * 1° parte – di DarkSylvia

Avevo circa 14 anni quando, mentre le mie amiche si perdevano nei più classici romanzetti rosa (che peraltro ammetto di avere letto anche io qualche volta), ordinavo su un catalogo il primo di una lunga serie di libri riguardanti argomenti un po’ particolari (massì definiamoli così).

Bolas Grandes

Si trattava più precisamente di “vita dopo la morte?” di Nils Olof Jacobson; l’autore riportava una serie di testimonianze dirette relative ad esperienze extra corporee, viaggi astrali e quant’altro si potesse definire al di fuori della logica ed umana comprensione. Ricordo di aver letto quel libro attraversata da un misto tra curiosità e timore di ciò che pagina dopo pagina andavo scoprendo. Timore a parte mi resi conto abbastanza in fretta che il libro, ma soprattutto gli argomenti trattati, mi affascinava ed in poco tempo mi ritrovai ad ordinarne altri riguardanti la chiaroveggenza (Manuela Pompas), il mistero del triangolo delle Bermuda (Charlie Berlitz) ecc… Allora non sapevo che questo mio interesse sarebbe durato negli anni, consideravo la mia una semplice e pura curiosità adolescenziale. Ancora non sapevo ciò che circa 6 anni dopo mi sarebbe accaduto, ancora non sapevo molte cose.

Vivevo la mia adolescenza in maniera molto particolare, considerato il mio modo di essere rivelatosi molto presto un po’introverso e decisamente “dark” (per l’appunto vestivo seguendo lo stile che allora veniva definito dark, molteplici crocifissi appesi al collo, abiti neri, rossetto viola ecc&che bene si adattavano al mio aspetto fisico; pelle bianchissima, occhi e capelli neri, insomma sembravo un po’ una strega malefica!!!) Circa due anni dopo (avevo più o meno 16 anni) conobbi un ragazzo che dopo circa un anno lasciai con molteplici ed intensi sensi di colpa. Voi starete pensando “ma perché ci racconta ste cose? Chi se ne frega delle sue storie sentimentali? Eppure se avrete voglia di continuare a leggere capirete la motivazione di tutto ciò.

Il fatto è che circa 4 anni dopo la fine della nostra storia accadde un fatto inaspettato e da me, inizialmente e poi per molto tempo, non accettato. Una notte in un incidente stradale il ragazzo, di cui sopra, morì. Un frontale con un altro ragazzo di 23 anni. Entrambi deceduti sul colpo. Il mio primo istinto fu quello di scrivere una lettera ai suoi genitori, parlando loro del figlio e delle sue qualità e del mio dispiacere nell’apprendere la terribile notizia. Il mio secondo istinto fu quello di piangere fino a disfarmi gli occhi. Il mio terzo istinto fu quello di cercare risposte, volevo sapere dove fosse, volevo parlargli, sapere se poteva sentirmi. Soffrivo e cominciai a comprare e leggere una serie di libri sperando di trovare un aiuto e un conforto (più che altro una spiegazione che guarda caso i libri non forniscono mai!!!) In una delle tante notti di angoscia vissute in quel periodo sognai (e fin qui nulla di strano, lo faccio sempre, lo facciamo tutti di continuo). Sognai quel ragazzo che mi consegnava una lettera di sua sorella pregandomi di tradurla (nel sogno la lettera era in inglese e questo aveva un senso perché nella realtà spesso avevo tradotto lettere che sua sorella riceveva da un’amica inglese). Ciò che accadde qualche giorno dopo mi stupii molto. Arrivò nella posta una lettera di sua sorella (ma non quella che conoscevo, l’altra che non avevo mai visto!!!) che mi diceva di non sapere perché mi aveva scritto (visto che appunto non mi conosceva) ma si era sentita spinta a farlo ASSOLUTAMENTE. Lo considerai un segno da parte di lui, un riscontro, un messaggio in cui mi si diceva: “so che stai male, ti posso sentire e ti ho perdonato (ammesso ci fosse qualcosa da perdonarti) ” Era il mese di novembre e le stranezze nella mia vita erano appena cominciate. Non sapevo che sarebbero continuate a cicli alterni per molto e molto tempo.