Racconti

Freddo

Freddo. Tanto freddo. E tutto quello che sento. Il gelo che mi scava le ossa. Il mantello logoro che indosso sembra non riuscire a scaldarmi. Come vorrei il calore di un focolare, quei ceppi ardenti che sprigionano scintille. Come lucciole di fuoco. Non voglio allontanarmi da questa zona, però. Tutti i miei ricordi sono legati …

Cercando Cercando

«Dove accidenti è finita? L’avevo messa qui!» bisbigliò tra sé Sofia, piuttosto contrariata. Ispezionò nuovamente la credenza, proprio dietro il ‘servizio buono’, quegli orribili piatti attraversati da assurdi arabeschi che la nonna ostentava come una reliquia. Ne prese uno tra le mani. Una minuscola crepa lungo la circonferenza perfetta segnalava che gli anni passano per …

La risposta giusta

«Sto selezionando una persona adeguata all’incarico… Lei non è il primo e pertanto non cerchi di impressionarmi. Sia solo sincero…» esordì bruscamente l’uomo in doppiopetto e dal volto malaticcio, mollemente adagiato sulla poltrona dietro la scrivania mentre si accarezzava la barba brizzolata. Arturo Mainoni non riusciva distogliere lo sguardo dall’espressione determinata dall’uomo. Accidenti… cosa faceva …

Neve

Boris Petrovic Smelov, soldato della gloriosa Armata Rossa, stava trascinando i suoi passi nell’immensa distesa innevata. Gli stivali, ormai logori e sfondati, non erano più in grado di proteggere i suoi piedi e avvertiva un principio di congelamento alle estremità. L’orecchio aveva smesso di sanguinare ma non riusciva più a sentire e si muoveva disorientato. …

L’ultima sigaretta

Accese l’ultima sigaretta, malconcia e con un piccolo strappo dal quale usciva il tabacco. Dopodiché, aspirò avidamente. Si compiacque del fatto che il pacchetto si trovasse ancora nei pantaloni insieme all’accendino. Era successo in un lampo, senza neanche il tempo di riflettere. Intanto, le endorfine gli stavano lentamente facendo passare l’indolenzimento. C’era il problema delle …

Tempi Perduti

«E’ da molto che non ci vediamo…» esordì Martina con un sospiro, quasi che stesse buttando fuori il fumo di una sigaretta immaginaria. Il giovane, dall’altra parte del tavolo, l’osservava con aria neutra, come se fosse un elemento architettonico del salone. Con un tono ostentatamente distaccato, continuò: «Ti ringrazio per avermi accolto nella tua dimora… …