La Soglia Oscura
Misteri

Il fantasma dell’Orto Botanico – di Gabriele Luzzini

Seduti nella quiete dell’Orto Botanico di Siena non sembra quasi possibile che fu teatro di avvenimenti insoliti di natura spiritica.

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Nonostante le prime manifestazioni avvennero già in epoca napoleonica, si erano comunque limitate a rumori misteriosi e senza alcuna fonte visibile; solo a partire dal secondo dopoguerra cominciarono ad acuirsi, mettendo a dura prova gli sventurati che si trovarono a fronteggiare situazioni inesplicabili.

Il custode cominciò a sentire bussare su tutte le pareti delle stanze, come se, dall’esterno e con un grosso martello, qualcuno colpisse con violenza dall’alto. Tale fenomeno accadeva sia di giorno che di notte. Dopo un po’, iniziarono vere e proprie apparizioni… Durante una sera temporalesca del 1949, un ferroviere stava rincasando quando vide accanto al muro una strana sagoma, con un mantello ed un cappello dalla tesa larga. Le diresse contro il fascio di luce della sua lampada e si accorse che l’ombra si spostava senza muovere i piedi, sfiorando il suolo. La pioggia che scendeva non la toccava neppure. L’uomo fuggì a casa in preda ad una fortissima febbre. La voce si sparse dapprima sui quotidiani locali, per poi giungere a quelli nazionali.

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Qualche tempo dopo, lungo i viali dell’orto botanico, una persona vide un’apparizione ‘della consistenza della gelatina’.

Non erano rari gli episodi in cui, a seguito di rumori di passi, alcuni malcapitati venivano bersagliati da piogge di pietre, sempre all’interno delle stradine alberate. E ancora: Fiamme che si muovevano a mezzo metro da terra, campanelli che suonavano da soli, oggetti spostati senza alcun contatto, e addirittura una piccola nuvola che fluttuava a mezz’aria.

A questo punto, si mosse la Società di Metapsichica Senese, che cominciò a condurre sedute spiritiche all’interno della casa del custode. Si manifestò lo spirito di Giacomo de’ Magagni, detto Giomo, un frate pittore camaldolese impiccato nel XVI a seguito di una relazione ‘nel peccato’ con una suora. Inoltre, lo spirito senza requie aggiunse ulteriori dettagli e indicò che il suo luogo di sepoltura era lì sotto.

Sembrerebbe un evidente caso di ‘Infestazione’, con episodi di apparizioni e addirittura poltergeist (lancio di pietre e colpi alle pareti).

E’ da un po’ che non si hanno informazioni e segnalazioni al riguardo, quasi che i frequentatori dell’orto si siano abituati alle insolite presenze. Tra le fotografie che ho scattato, oltre a quelle che trovate sopra, ci sono anche queste due che seguono… Nella prima, sembra di intravedere una sorta di nebbiolina, nonostante fosse un caldo pomeriggio di agosto.

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Nella seconda… Beh, giudicate voi. Un’aberrazione dell’obiettivo della macchina fotografica oppure un residuo psico-magnetico?

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