La Soglia Oscura
Racconti

Il rituale del bosco nero – di Monika M.

Le tenebre avvolgono il Bosco in un silenzioso abbraccio languido, mentre tutte le creature si abbandonano ad esso , mentre noi Streghe restiamo ad ascoltare gli spiriti sussurrare. E’ ora di divinazioni, quel silenzio irreale aiuta e stimola i miei sensi amplificando le percezioni. Accendo candele ed incensi per purificare il luogo. Lo studio sarà teatro di profezie, incontri tra mondi e visioni sublimi. Respiro profondamente, rilasso il mio mortale corpo portandolo nel lato Nord della stanza, punto l’indice, inizio a girare in cerchio per tre volte in senso orario recitando la formula per creare il Cerchio Sacro. Recito con voce alta, sicura e scandendo le parole “Io ti evoco o grande cerchio di potere, Perché tu unisca il mondo degli uomini e quello degli spiriti, Perché tu sia un luogo di incontro Di perfetto amore ,fiducia , pace e gioia, Contenitore del potere che voglio suscitare in te. Chiamo i guardiani del Nord , dell’Est del Sud e dell’Ovest Perché mi assistano in Questa consacrazione. Nel nome del Signore e della Signora, Io ti evoco, o grande cerchio di potere Al di sopra e al di sotto Questo cerchio è sigillato. “ Nel suo interno sarò protetta da tutte le energie negative, il cerchio simbolo di armonia e perfezione. Quello spazio immaginario divide i Due Mondi e fa si che non vengano a contatto, il soprannaturale ed il mondo materiale. Solo in quello spazio è concesso chiamare a se gli Dei, richiamando energie legate all’universo, energia necessaria per compiere i riti da noi Streghe officiati. Invoco le divinità e gli elementi, mi siedo al centro del Cerchio, Una volta aperto non si deve più oltrepassare il suo perimetro. Ruffiano, il mio gatto , incurante va avanti ed indietro, ma a lui è concesso… Gatti o bambini oltrepassano indenni il sacro perimetro senza interferire con il campo di forza creato. Resto immobile occhi chiusi, con le gambe incrociate, la schiena dritta, le braccia morbide con il dorso delle mani appoggiato sulle ginocchia. Sento Ruffiano che si struscia addosso ,emettendo dolci fusa, …sussurro…. ” Sarebbe fantastico essere un gatto e varcar a piacimento il Cerchio….” Arriccio il naso… apro l’occhio destro… lo richiudo… poi apro il sinistro… come a voler sorprendere qualche visitatore non atteso che spii il mio giocoso intento… ” intus et ire … ego sum cattus !!” Ruffiano mi guarda sorpreso , poi intuisce ed inizia il suo giocoso benvenuto nel suo mondo felino , divertita inizio a corrergli dietro… un po’ impacciata ,non è mia abitudine correre sulle quattro zampe, Ruffiano è velocissimo e non riesco a stargli dietro…e con la selvatica incuranza tipica dei gatti esce correndo dalla casa ed io , troppo divertita per percepire il pericolo, gli corro dietro . Il Bosco nero mi lascia disorientata ,i miei occhi ancora non si sono adeguati al buoi che mi circonda , finalmente intravedo la coda di Ruffiano che corre e mi lancio all’inseguimento… Ho il cuore che pulsa così forte che sembra esplodermi nel piccolo torace, correndo intravedo in un cespuglio, gli passo accanto, due occhi rossi e zanne bianche inconfondibili. Lupi!!! Per la sorpresa perdo l’equilibrio e ruzzolo facendo una capriola su me stessa. L’ istinto di Ruffiano ha la meglio e mi trascina in una corsa folle per seminare i nostri predatori . Ma la loro mole e velocità sono superiori alle nostre ho un fiatone tale che non riesco a pronunciar alcuna formula magica. “in caelo….. * provo a pronunciare ma il respiro mi manca* in caelo…. in caelo fugio quia sunt aquilae !!!! ” * Grido infine , afferro Ruffiano nei potenti artigli e con la maestosa apertura alare mi libro in volo guardando ora dall’alto quei mortali inseguitori . Apro gli occhi , sorrido…il cuore martella il mio petto , lentamente il respiro torna normale bisbiglio ” Visione o Realtà … nessuno lo capirà…..” *strizzo l’occhio sinistro agli spettatori , anime e spiriti assiepate attorno al Cerchio.