La Soglia Oscura
Mitologia

Medicina e magia nell’Antico Egitto – di Iside

Nell’antico Egitto la magia, la religione e la scienza erano componenti fondamentali della cultura medica, infatti è proprio nella cultura egizia che compare per la prima volta la scienza a fianco della magia e della religione, senza mai entrarne in contrapposizione pur differenziandosi con molte difficoltà.
Di seguito alcuni procedimenti curativi magici tratti dai papiri medici:Cancro dell’utero (papiro Kahum): ”Istruzione da seguire quando una donna sente dolori all’utero quando cammina. Tu le domanderai che tipo di odore essa emani e se ti risponderà che essa emana odore di carne bruciata tu le dirai: ”E’ un tumore dell’utero. Ed ecco cosa dovrai fare: affumicala con carne bruciata che corrisponde esattamente all’odore che essa emana”.
Dal papiro Ebers: “… rimedio per eliminare i capelli bianchi e per la cura del cuoio capelluto: sangue di bue nero. Immergere nell’olio e cospargere la testa”. Spesso la causa delle malattie veniva fatta risalire all’azione di spiriti maligni, demoni o “morti pericolosi che potevano perseguitare per odio e per vendetta, in questo caso la pratica magica agiva con la recitazione di formule o esorcismi Dal papiro medico di Berlino: Formula che doveva recitare la madre di un bambino minacciato dalla morte: ”,,, Sei venuto ad abbracciare questo bambino? Non permetterò che l’abbracci. Sei venuto per calmarlo? Non permetterò che tu lo calmi. Sei venuto per fargli del male? Non permetterò che tu gli possa nuocere. Sei venuto per rapirmelo? Non permetterò che tu lo prenda …”. Nella magia curativa erano previste liturgie rafforzative con particolari modalità di esecuzione in un determinato luogo, in un giusto tempo e con la presenza di amuleti. Era diffuso l’uso di statue guaritrici che rappresentavano dei o medici famosi. La più nota è la stele di Horo fanciullo, interamente ricoperta di iscrizioni magiche, raffigurante il dio nell’atto di calpestare dei coccodrilli mentre tra le mani stringe serpenti e scorpioni. Dell’acqua veniva fatta scorrere su questa statua in modo da arricchire il liquido del potere magico delle iscrizioni trasformandolo così in farmaco pronto per essere bevuto. Nell’Antico Egitto i sacerdoti erano il tramite tra le divinità e l’essere umano, perciò molto spesso era loro il ruolo di guaritore o medico, nell’epoca tarda presso alcuni templi vi erano persino degli spazi, Sanatoria, dove gli ammalati si recavano ad implorare la guarigione.