La Soglia Oscura
Misteri

Misteri a Villa Simonetta – di Gabriele Luzzini

Tra le leggende che caratterizzano Milano, ce n’è una in particolare che proietta alcune tenebre sulla figura dell’aristocratica Clelia Simonetta, vissuta nella città meneghina nel ‘500. L’attuale Accademia Internazionale di Musica, appunto Villa Simonetta, fu teatro di vicende oscure che ebbero proprio la nobildonna come protagonista. Proviamo a ricostruire ciò che il folclore ci ha tramandato ma prima sono necessarie alcune informazioni sull’edificio, situato in via Stilicone 36…

Gualtiero da Bascapé, cancelliere di Ludovico il moro, lo fece costruire alla fine del 1400 e inizialmente era noto come “La Gualtiera”. Dopo varie modifiche e passaggi di proprietà, divenne una delle dimore del governatore di Milano Ferrante Gonzaga e successivamente passò alla famiglia Simonetta. La villa era molto nota anche fuori dall’Italia per via di un’acustica straordinaria, in grado di generare fenomeni di eco molto prolungati. Una diceria sosteneva che la parola “amore” potesse essere ripetuta fino a 30 volte. Ciò era possibile a fronte del particolare colonnato che caratterizzava il pianterreno del palazzo. Addirittura, Stendhal sostenne che nel 1816, durante il suo soggiorno a Milano nella villa, un colpo partito accidentalmente dalla sua pistola risuonò 50 volte. Nel 1943 la villa fu danneggiata seriamente a seguito dei bombardamenti su Milano. Successivamente fu restaurata ma il prodigioso gioco acustico si perse per sempre.

Facciamo un salto indietro nel tempo e giungiamo ai tempi in cui la giovane vedova Clelia Simonetta si insediò nella dimora rinascimentale. Celebri erano le feste danzanti che venivano tenute tra le mura della villa patrizia e le dicerie popolari suggerivano anche orge in cui la nobile signora facesse poi strangolare gli amanti ai quali si era concessa. Da lì a poco, si sparse anche la voce che il fenomenale eco fosse prodotto dai lamenti delle vittime di tali azioni scellerate. Inoltre, si diffuse anche la convinzione che Clelia detenesse una profonda conoscenza delle scienze occulte e che conducesse studi su esseri umani nel suo laboratorio alchemico, situato nei sotterranei della villa. Alcune cronache sostengono che almeno 11 uomini entrarono nel palazzo per poi scomparire, inghiottiti in esperimenti innominabili per creare artificialmente la vita.

Si sussurra che tuttora un’ombra spettrale si aggiri nella sala 18 dell’Accademia internazionale della Musica di Milano. E’ forse Clelia che sta cercando un modo per portare a termine i suoi studi?