La Soglia Oscura
Parapsicologia

PSICOFONIA
di Gabriele Luzzini

Il termine Psicofonia indica l’impressione di supporti magnetici da parte di rumori e voci non percepiti in fase di registrazione.

Nonostante già nel 1956 i ricercatori Bayless e Von Szalay avessero presentato una relazione sul fenomeno, solo nel 1959 la Psicofonia cominciò ad attirare l’interesse del mondo parapsicologico.

Il 12 giugno di tale anno, infatti, il regista cinematografico Friedrich Jurgenson cercò di registrare la voce di alcuni uccelli in una foresta per mezzo di un magnetofono. Nel riascoltare il nastro di accorse che si udivano voci lontane e mormorii, che lui stesso non aveva percepito direttamente. Fece numerosi esperimenti, producendo migliaia di nastri e convincendosi che tali “voci” appartenessero a defunti.
Intanto, altri studiosi cominciarono a seguire e praticare questo tipo di ricerca parapsicologica. Tra essi, merita sicuramente d’essere nominato Konstantin Raudive, che riuscì ad imprimere su nastro frasi in diverse lingue provenienti da chissà quale dimensione.

Le tecniche e gli strumenti di registrazione divenirono sempre più sofisticati ed alcuni, come lo Spiricom, vennero creati appositamente per incidere tali misteriose frasi.

Comunque, come ci ha dimostrato uno degli antesignani di tale branca parapsicologica, è sufficiente un semplice registratore con microfono. Il procedimento comunemente adottato è accendere il registratore e porre delle domande, lasciando spazio sufficiente per una risposta. Riascoltando il nastro, potrà accadere di percepire suoni indistinti, brusii e forse voci.

Un altro sistema frequentemente utilizzato prevede l’utilizzo di una radio collegata ad un registratore. Con l’ausilio di un microfono si pongono le domande, lasciando sempre un intervallo per la risposta. Il vantaggio di questo metodo consiste nell’udire subito la risposta. E’ però fondamentale individuare la frequenza corretta. Ad esempio, Jurgenson ne utilizzava una compresa tra i 1445 e 1450 Khz. Una precauzione da seguire per annullare possibili interferenze sarebbe di schermare la radio con una gabbia di Faraday e cioè una sorta di rete metallica che “scarica” a terra. Ma ora analizziamo le possibili cause di tale fenomeno…

Psicofonia

Molti studiosi, tra cui Jurgenson e Raudive, sono certi che tali voci provenissero dall’aldilà, un modo con il quale i defunti potessero comunicare con i viventi.

Gli esperimenti di W.J. O’Neill con un apparecchio da lui appositamente creato si rivelarono molto interessanti poiché le entità che si presentarono fornirono le loro identità da vivi e tali informazioni si dimostrarono veritiere. I detrattori sottolinearono che solo l’inventore era in grado di ottenere significativi risultati con la sua macchina…ma non presero in esame la possibilità che O’Neill fosse un magnifico catalizzatore psichico.

Alcuni sostengono che la psicofonia sia una manifestazione psicocinetica di un’Io creativo e necessariamente patologico:la ricerca di una conferma della sopravvivenza dell’anima. Il fatto che i messaggi ricevuti da Raudive fossero in differenti lingue viene giustificato dal fatto che lo scienziato fosse poliglotta.

Infine, altri sospettano che sia una porta che si spalanchi su dimensioni parallele e che le voci impresse sui nastri siano testimonianze di persone vive e reali che però provengono da realtà non di questo Universo.

Gli scettici sono dell’avviso che sono banali interferenze…Ma è davvero bizzarro che forniscano risposte sensate alle domande poste…