I misteriosi volti di Bélmez

Quando María Gómez Cámara entrò nella sua cucina il 23 agosto 1971, mai avrebbe pensato di entrare a pieno titolo nella Storia della Fenomenologia Paranormale.
La donna viveva col marito e il figlio in una modesta casa a Bélmez de la Moraleda, un comune spagnolo ubicato nella comunità autonoma dell’Andalusia, ed entrò nel locale per svolgere le consuete faccende domestiche.
Con sua enorme sorpresa, notò una macchia sul pavimento, sul gradino di pietra del focolare, che col passare delle ore assunse inequivocabilmente i contorni di un volto.
Terrorizzata dall’evento, Provò a lavare numerose volte, senza ottenere alcun risultato e perciò, con l’aiuto dei familiari, nei giorni successivi picconò l’area per poi ripristinarla con una nuova gettata di cemento.
Dopo poco tempo riapparve la medesima immagine, con sommo sgomento di Maria.
A questo punto, la voce si sparse in paese e il sindaco promosse l’iniziativa di rimuovere il pavimento e scavare nella zona che presentava la misteriosa macchia per capire cosa stesse succedendo.

Nel corso dell’operazione, emersero dalla terra diverse ossa umane e due scheletri decapitati. La spiegazione del macabro ritrovamento è però piuttosto semplice, in quanto casa Gómez Cámara fu edificata in una porzione di terreno in cui tempo prima si trovava una parte del cimitero annesso alla chiesa cattolica locale e già in epoca romana era utilizzato come terreno di sepoltura.
L’analisi delle ossa sparse portò alla datazione intorno al XIII secolo e i corpi furono tumulati nel nuovo cimitero con rito cattolico.
Dopodiché, fu riempita la buca e una nuova gettata di cemento sigillò nuovamente il terreno.
Non passò troppo tempo che si presentarono nuove macchie… nuovi volti! L’ulteriore stranezza che si aggiunse fu che sembravano cambiare espressione e venivano sostituiti da altri nel corso della giornata.
Inoltre, iniziarono a comparire visi di donne e di bambini, mentre inizialmente la manifestazione riguardava solo tratti maschili.


Inevitabilmente, la situazione iniziò a generare grande curiosità negli abitanti di Bélmez ma non solo, tanto da produrre un flusso di diverse migliaia di giornalisti e turisti in un paesino di neppure 3.000 abitanti.
Tutti volevano vedere “Las Caras de Belmez” (I volti di Belmez)!

La famiglia Gómez intravide la possibilità di ottenere un vantaggio economico dalla macabra situazione e iniziò a far pagare un biglietto d’ingresso per poter accedere all’interno della casa, oltre a vendere le straordinarie fotografie scattate.

Molti pensarono fossero anime del Purgatorio che chiedevano aiuto mentre altri non esitarono a considerarla una bufala elaborata.
Alcuni noti ricercatori paranormali, tra cui e Hans Bender e Germán de Argumosa, erano certi della genuinità del fenomeno, considerandola tra le scoperte paranormali più importante dei tempi moderni.
Diverse stanze furono chiuse e sorvegliate 24 ore su 24, ma le facce continuavano a comparire autonomamente, senza alcuna valida spiegazione razionale. Un locale, addirittura, fu sigillato per 3 mesi ma alla riapertura inquietanti ‘ospiti’ erano comparsi sulle superfici. Anche sovrapponendo alle figure una lastra di vetro, per escludere eventuali azioni fraudolente, esse continuavano ad apparire.

Da un punto di vista parapsicologico, Maria Gómez poteva essere dotata dell’abilità psichica nota come Teleplastia o Thoughtography (fotografia del pensiero) e cioè la capacità di proiettare un’immagine su una superficie volontariamente o accidentalmente. In sintesi, quindi, la causa poteva attribuirsi alla materializzazione di uno stato mentale e alla capacità di Maria di modificare la composizione e l’aspetto della pietra generando immagini su di essa.
Inoltre, sono stati riscontrati misteriosi fenomeni sonori riconducibili alla psicofonia … messaggi inequivocabili che chiedevano aiuto e che suggerivano di rimuovere il pavimento, percepiti da testimoni senza che fosse rintracciabile la provenienza.

Tra le presunte spiegazioni razionali, viene segnalata la presenza di una corrente d’acqua sotterranea, a diversi metri di profondità dalle fondamenta, che potrebbe aver generato macchie d’umidità e che la pareidolia abbia poi ricondotto le stesse a ‘volti’.
Inoltre, l’ipotesi di una frode, pur non essendo mai stata provata, è la soluzione rassicurante e plausibile offerta dagli scettici più integralisti.

La signora Maria morì nel 2004 ma periodicamente questa vicenda misteriosa riemerge dal passato per l’interessamento di appassionati del paranormale. E insieme ad essa, anche qualche nuovo volto.