IL DIRIGIBILE R101 E LE TRAGICHE PREMONIZIONI
di Antonella Astori
Non tutti sanno che, se parliamo di R101, stiamo ricordando il più grande dirigibile che fosse mai stato costruito nella storia (superava per dimensioni il dirigibile tedesco LZ 127 Graf Zeppelin); il suo viaggio inaugurale, iniziato il 4 Ottobre 1930, avrebbe dovuto trasportarlo fino in India. Questa era la destinazione finale. Purtroppo, ahimè, prima dell’alba del giorno successivo, alle ore 2:08 l’R101 fu sorpreso da un violento temporale e precipitò in fiamme di fianco ad una collina a nord di Parigi. Sopravvissero solo sei membri dell’equipaggio, mentre altre quarantasei presenti a bordo, compresi tutti i passeggeri, morirono.
In seguito ad una perdita di quota, l’apparecchio, urtò una collina nelle vicinanze dell’abitato francese di Beauvais, non molto lontano da Parigi, incendiandosi. Il forte vento aveva, infatti, parzialmente scoperchiato la copertura superiore causando la rottura di una delle celle del gas. Lo schianto avvenne a bassa velocità (20km/h), ma innescò la combustione dell’idrogeno e l’incendio si diffuse rapidamente in tutto l’abitacolo.
Va detto che, in Inghilterra, due donne avevano previsto che quel volo non si sarebbe dovuto compiere. Pur trovandosi molto lontane dal luogo del disastro, avevano cercato di impedirne la tragedia. Stiamo parlando di Eileen Garrett, la medium il cui spirito guida l’aveva ripetutamente avvertita del disastro da parte del defunto marito della signora Emilie Hinchliffe, l’altra donna in questione. Questo spirito aveva trasmesso chiaramente visioni premonitorie di un dirigibile che precipitava e che sarebbe andato in fiamme nel cielo. Dopo numerose sedute, durante le quali vari aviatori morti avevano comunicato le preoccupazioni riguardanti proprio questo dirigibile, la vedova decise di parlarne con un amico del marito, il tenente Johnston, il quale era proprio un addetto alla partecipazione dell’R101. Questi si pose in maniera comprensiva e cortese verso la donna, ma sicuramente irremovibile, nonostante alcuni mesi dopo il dirigibile evidenziò difetti di progettazione (già dal suo primo volo, compiuto il 14 ottobre 1929 apparve evidente come non disponesse di una spinta sufficiente per servire come aeronave commerciale, il carico utile era di sole 35 tonnellate, contro le 60 previste dal progetto). Nessuno diede retta quindi alle due donne, nemmeno al direttore dell’Aviazione Civile in Gran Bretagna, Sir Sefton Brancker; anzi, quest’ultimo dichiarò che avrebbe preso parte del volo.
Due giorni dopo il brutto incidente, durante una seduta spiritica dalla Garrett, tenuta con Harry Price al National Laboratory of Psychical Research di Londra, uno spirito si fece riconoscere dichiarando di essere il tenente H.C. Irwin, comandante dello R101; questi, fece un dettagliato resoconto di ciò che avvenne durante l’incidente, dando particolari di navigazione che sbalordirono i partecipanti. Questo racconto venne poi mostrato a Charlton, ovvero uno spiritista il quale aveva lavorato al progetto della realizzazione dell’aeromobile, il quale decise di controllare le informazioni avute.
Price non giunse ad alcuna conclusione in merito, limitandosi a dichiarare che “l’esperimento fu particolarmente interessante e stimolante”. Era difficile ammettere una cosa del genere e quindi, in seguito, altri ricercatori, tra cui Melvin Harris, il quale aveva studiato approfonditamente tutta la documentazione, affermarono che le dichiarazioni di Garrett erano incomplete ed erano state interpretate e trascritte in maniera errata e, pertanto, prive di informazioni utili.
Le capacità psichiche della medium furono nel tempo analizzate e confermate negli anni ’30 dal parapsicologo Joseph Rhine, ma diversi studi successivi confutarono questi risultati, attribuendo le sue presunte capacità alla casualità.
E io dico: altro che coincidenza, non vi pare?
Troppi particolari, troppe cose che comunque una donna dell’epoca non poteva certo sapere. Come al solito, si poteva evitare un incidente che poteva salvare molte vite.


