
MISTERIOSE LUCI A BROWN MOUNTAIN
di Gabriele Luzzini
La cresta montuosa Brown Mountain, situata nella Pisgah National Forest e vicino ai Monti Appalachi e a Morganton (North Carolina – USA), è teatro di un mistero che perdura da molti anni.
Il fenomeno consiste nell’apparizione nel cielo notturno di sfere luminose di natura ignota, di colore bianco, giallo oppure rosso. Il loro comportamento è variabile: a volte si muovono lentamente, in alcuni casi si librano immobili e in altre circostanze solcano la volta celeste a velocità incredibile.
Anche la consistenza delle sfere viene descritta in modo differente dai vari osservatori: possono apparire intensamente luminose oppure indefinite, come se fossero circondate da una densa bruma.
Le prime testimonianze scritte risalgono al 24 settembre 1913, con la pubblicazione sul Charlotte Daily Observer dell’inspiegabile fenomeno descritto come segue:“Mysterious lights seen just above the horizon every night, red in color, appearing punctually at 7:30 PM and again at 10 PM (Luci misteriose viste appena sopra l’orizzonte ogni notte, di colore rosso, appaiono puntualmente alle 19:30 e di nuovo alle 22:00). La segnalazione fu fatta dall’anziano Anderson Loven che risiedeva in quei luoghi e godeva di una buona reputazione.
Con ogni probabilità, però, i primi testimoni furono i nativi americani, molto prima che i coloni europei giungessero sulle rive del continente.
Le osservazioni documentate divennero più frequenti all’inizio del XX secolo, quando le persone iniziarono a notare le luci mentre viaggiavano attraverso l’area in treno o visitavano la Linville Gorge, conosciuta come il Gran Canyon della Carolina del Nord ma, a supporto dell’idea che tali prodigi possano essere più antichi, esistono alcune indicazioni provenienti dal folklore.
Le possibili spiegazioni coinvolgono sia la scienza, che sia più o meno di ‘confine’, sia le tradizioni e superstizioni locali.
Diversi ufologi sono convinti della natura extraterrestre delle luci, considerandole veri e propri veicoli alieni.
Una credenza del luogo suggerisce siano una manifestazione degli spiriti dei guerrieri Cherokee o Catawba morti in una grande battaglia sulla montagna molto tempo fa.
Un’altra storia, decisamente più romantica, racconta dello spettro di una donna disperata che vaga per la montagna con una lanterna o una fiaccola, alla ricerca del suo amante perduto.
Vicende indubbiamente suggestive, ma cosa ci propone la scienza convenzionale? Una teoria sostiene sia un semplice fenomeno naturale generato dal gas di palude, con materiale organico in decomposizione che prende fuoco librandosi in aria, ma è indubbio che questa eventualità sia piuttosto debole. Alcuni studiosi propongono come soluzione le particolari condizioni atmosferiche che possono generarsi in quel luogo impervio oppure riflessi di luci, ma anche in questo caso risulterebbe complesso giustificare la varietà dei bagliori avvistati.
Particolarmente interessante è l’ipotesi di alcuni geologi che indicano come causa i materiali presenti nelle rocce, come il quarzo, che sotto pressione genererebbero un effetto piezoelettrico. I ricercatori, tuttavia, affermano che nessuna singola possibile fonte sia in grado di spiegare tutti i resoconti dei testimoni.
L’Appalachian State University, per cercare di immortalare gli straordinari globi di luce, ha installato due telecamere sui tetti che si affacciano su Brown Mountain e Linville Gorge ma l’esame dei dati registrati non ha rilevato alcuna anomalia.
Da segnalare che l’episodio di X-Files ‘Field Trip’ (‘Allucinazioni’ – Episodio 21 della stagione 6) si svolge proprio nella zona delle Brown Mountain e vengono menzionate le luci misteriose.
Ancora oggi vengono condotte costanti indagini per svelare l’enigma. Nelle notti senza nubi, studiosi del paranormale e semplici curiosi si recano nei vari punti di osservazione come Wiseman’s View e il Blue Ridge Parkway, con l’obiettivo di avvistare l’inesplicabile portento.