È il Fiumelaccio, il quale cade da alto più che braccia 100 dalla vena donde nasce, a piombo sul lago, con inistimabile strepitio e romore. »
(Leonardo da Vinci)
Ci sono luoghi dove la natura e l’uomo vivono in armonia ormai da secoli. Uno di questi è Fiumelatte, un grazioso borgo in provincia di Lecco. Si raggiunge percorrendo in auto la statale settantadue che da Lecco porta a Colico oppure utilizzando il treno con la linea F.S. Milano – Sondrio.
Fiumelatte è anche il nome del fiume intermittente che lo bagna ed è quest’ultimo particolare a rendere davvero speciale la visita. Seguendo a ritroso il letto del fiume, accompagnati dall’abile guida del Signor Alessandro Manzoni, residente e volontario del fiume, io e la mia famiglia abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile. Ci ha da subito colpito l’attenzione che gli abitanti del borgo prestano al fiume e ai turisti che lo visitano, offrendo anche aiuto per raggiungere la sorgente, qualora richiesto. Una camminata di quindici minuti permette la salita dal lago alla sorgente. Per farlo, è consigliabile munirsi di scarpe da ginnastica o da trekking. Arrivati alla fonte, una fontana e un’ampia area pic nic sono a disposizione gratuita dei viandanti che possono riposarsi e rifocillarsi, godendo dell’incontaminata bellezza del paesaggio.
La straordinaria limpidezza dell’acqua, visibile fin dalla sorgente, muta in bianco latte non appena acquista velocità scivolando sulle rocce a strapiombo, per poi immettersi nel lago di Como. E da qui il suo nome.
Ogni anno, il fiume di origine carsica tra i più brevi d’Italia compare a fine marzo per poi scomparire i primi di ottobre, salvo durante periodi di grande siccità, com’è accaduto lo scorso luglio. Fiumelatte è chiamato anche il fiume delle due Madonne perché, di solito, inizia il corso proprio il venticinque marzo, giorno dell’Annunciazione della Madonna, e termina con la festa del Rosario, il sette ottobre, scandendo anche la vita religiosa del paese.
Nonostante le rocce carsiche da cui nasce e la violenza con cui raggiunge il lago, Fiumelatte finora non ha mai causato danni al paese, diventando nel tempo un amico fidato dei suoi abitanti che si preoccupano se non ricompare ogni anno, rispettando le date. Considerando le bizzarrie del clima che mai ci prepara al suo funesto rovinare al suolo, rimane l’ordinata e costante intermittenza di Fiumelatte a portare un’oasi di pace nel caos che ci circonda.
Month: Agosto 2015
La tua distanza in fondo alla mia strada
Mi piace l’idea
è solo un punto in lontananza
la tua distanza in fondo alla mia strada
parla dei buchi cavi nelle grotte
del mare intenso che l’annulla
ripida di passi accovacciati
a sviare l’ovvio
il triste canto
l’alterno battito di ali appese
Testo pubblicato nell’Antologia del Premio di Poesia – Città di Monza 2012
Movieland Park
Non amo i parchi a tema
perché stordiscono il pensiero
il finto ha un sapore acido
che mi raggrinza i sensi
toglie il lucido dovunque
copre le cose senza rattoppi
lasciandomi priva di ricordi
con solo due eccezioni
libri e film
che di emozioni senza tempo
danno le ore
movieland le ha
l’adrenalina stilla energia
sveglia il sogno
e mi soddisfa
vivo l’assurdo senza rimorsi
dentro i passi
anche quando lo abbandono