THE WARREN
(Capitolo Quinto)
di Monia Guredda
Bentornati, scrutatori dell’oscurità!
Oggi finalmente ci occuperemo del caso della famiglia Perron, protagonista del film campione d’incassi The Conjuring.
Premetto che adoro gli horror da sempre e che ho trovato la pellicola di James Wan un vero gioiellino, che ancora oggi riesce a turbarmi.
Ma insieme ora proveremo a dipanare la matassa e cercare la linea di demarcazione tra ciò che è accaduto, ciò che è stato percepito e ciò che ci è stato narrato.
La storia.
La famiglia Perron (Carolyn, Roger e 5 figlie) si trasferisce nella casa di Harrisville, nello stato del Rhode Island (famoso soprattutto per Lovecraft e per Io, me e Irene) nel 1971 (avevamo parlato nel precedente articolo dell’impennata di fenomeni sovrannaturali avvenuta tra gli anni 70 e gli anni 80).
La casa era una fattoria composta da 14 stanze nota come The Old Arnold Estate. Lì vi avevano vissuto 8 generazioni della famiglia Arnold e, non ci crederete mai, erano morti tutti!
Incredibile.
Gente che muore nella propria casa, dove andremo a finire.
Certo, ci sono state sia morti naturali sia morti violente e anche un paio di suicidi, ma… otto generazioni! Sono tipo 200 anni.
I Perron sentono, sin dal primo giorno, che non sono soli in casa. Avvertono delle presenze, alcune innocue se non positive, mentre altre decisamente maligne.
In cosa consistono queste manifestazioni?
Il solito repertorio, non mi andrebbe nemmeno di riscriverlo… Gambe tirate durante il sonno, porte sbattute, urla di bambini e un non meglio identificato spirito maschile che si sarebbe comportato male con le 5 sorelle (vedi casa Smurl).
I Perron convocano i Warren nel 1973, che lavorano nella casa per quasi un anno.
Ed e Lorraine Warren arrivano a capire che lo spirito più maligno di tutti gli spiriti maligni accampati in quella casa è quello di Bathsheba Sherman, una donna della famiglia Arnold nota per essere una strega. Secondo Lorraine, Bathsheba avrebbe sacrificato suo figlio al demonio e ora possiederebbe il corpo di Carolyn per obbligarla a fare altrettanto.
Ma per fortuna la esorcizzano e vissero per sempre felici e contenti.
Cioè, non proprio.
I Perron hanno continuato ad abitare in quella casa fino al 1980 “Per vivere quest’esperienza e condividerla con il mondo.”
Ma quale generosità da parte loro!
Generosità che li ha portati, come tutti gli altri pupilli dei Warren, a interviste, ospitate tv, libri e film. La figlia maggiore, Andrea, ne ha scritti ben 3 di libri sulle presenze nella loro casa.
I Warren affermano che “Il caso Perron è stato il più intenso, convincente, inquietante e significativo della loro vita.”
Cosa abbiamo in concreto?
Una famiglia numerosa e con problemi economici, che compra una casa superiore alle proprie possibilità finanziarie.
Un padre che viaggia molto per lavoro e che sta lunghi periodi lontano da casa.
Una donna che si trova a crescere 5 figlie con un marito spesso assente e con un unico stipendio. Una donna che, quando le figlie sono a scuola e il marito a lavoro, si trova sola in una casa di 14 stanze. Dà qualche segnale di disagio piscologico e la prima cosa che vi viene da pensare è che sia posseduta dallo spirito di una strega?
Ma poi, questa Bathsheba è veramente esistita?
Sì, Bathsheba è vissuta davvero e ora vi racconterò la sua storia.
Bathsheba Thayer nasce nel 1812, nel Rhode Island. Nel 1842 sposa il ricco fattore Judson Sherman. Ad Harrisville esiste ancora la Sherman Farm Road. La coppia ha 4 figli, ma, come era purtroppo normale a quei tempi, 3 di loro muoiono. Sopravvive il più piccolo, Herbert Leander, nato nel 1849. Herbert sposa Georgianna, che purtroppo muore poco dopo. Allora Herbert sposa, in seconde nozze, Anna Jane, che gli da 2 figli; William e Fred. William non diventa grande, ma Fred porta avanti il nome e la fattoria. Nonna Bathsheba muore di ictus il 25 maggio del 1885 e nel testamento lascia tutto al nipotino Fred. Riceve funerali religiosi e la sua morte viene citata nei giornali locali, in quanto era una persona nota e benvoluta nella comunità.
Quindi: Bathsheba era una normalissima donna della sua epoca, che ha dovuto sopportare dei lutti in famiglia. È morta di morte naturale in età avanzata. Amava la sua famiglia ed era amata, dai parenti e dai concittadini.
E NON faceva parte della famiglia Arnold, proprietaria per 8 generazioni della casa dei Perron. Erano solo compaesani.
Ma nonostante ciò, dopo l’uscita del film, la sua tomba, rimasta tranquilla per 128 anni, è stata profanata da qualche fanatico che crede in queste stupidate e non ha materia grigia sufficiente per trovare notizie attendibili in rete.
In questa triste storie ciò che emerge è la mai cessata abitudine di demonizzare alcune donne etichettandole come streghe.
Che poi chissà perché ci hanno insegnato a temere le streghe e non coloro che le torturavano e le bruciavano sul rogo?
La strega è sempre stata la donna indipendente, che custodiva una sua saggezza e che sapeva creare una rete di supporto con altre donne sue pari.
Ecco, il fatto che i Warren, quasi come i classici pellegrini della Mayflower, continuino a dire che si devono temere le streghe, non contribuisce a rendermeli simpatici.
E su questa riflessione si conclude il nostro viaggio alla scoperta dei casi trattati da Ed e Lorraine. Difficile trarre conclusioni su quella che è, a mio avviso, una delle coppie più sfuggenti dei nostri tempi e io ho cercato di non farlo, ponendo molti quesiti e dandomi pochissime risposte.