La Soglia Oscura
Elisa Giordano

ELISA GIORDANO, MISTERI E TRADIZIONI
(Intervista raccolta da Gabriele Luzzini)

Elisa Giordano è una Youtber e Streamer su Twitch con un innegabile e spiccato interesse verso ciò che varca il confine della ‘normalità’. Recentemente è uscito il suo romanzo ‘Ecate Infera’ per Caosfera Edizioni e quindi ne parliamo qui con lei, oltre che di paranormale e mistero.

1) Il titolo è molto evocativo e compatto, preparando già il lettore ad essere trasportato in una dimensione di tenebra, oltre al fatto che entrambe le parole iniziano e finiscono con una vocale, sembrando quasi una litania di un grimorio. E’ stata una scelta ponderata e ricercata oppure dettata da improvvisa ispirazione?
E’ stata una scelta improvvisa, semplicemente ho avuto come una folgorazione, in testa hanno iniziato a risuonarmi queste due parole ancor prima di tutta la storia, in genere si scrive un libro e poi si sceglie un titolo, nel mio caso è arrivato un titolo e ho dovuto costruirci una storia. Strano ma vero.

2) La scrittura è fluida ed estremamente contemporanea, quasi che fosse la cronaca di eventi reali. C’è qualche autore che più o meno consapevolmente ha ispirato il tuo stile?
Assolutamente no, ho cercato di immaginare gli eventi esattamente come se fossi io a viverli, mi sono immedesimata in ogni personaggio. Qualcuno potrebbe credere che ho cercato di “Essere” la protagonista, ma non è così, io sono stata tutti quanti loro.

3) L’ambientazione italiana non è troppo comune nel panorama della Letteratura del Mistero, ma indubbiamente agevola il processo identificativo del lettore al quale ti rivolgi nei protagonisti. Già all’inizio avevi previsto una connotazione geografica di questo tipo?
Senza alcun dubbio, Volterra è da sempre una città che ben si presta a determinate tematiche, l’aria che si respira camminando nei suoi boschi e nelle sue strade trasuda energia.

4) Quanto hai trasferito di te nei due protagonisti (carattere, esperienze…)?
In tutti quanti i personaggi ho trasferito una parte di me, nessuno escluso. Molti scrittori si identificano nel protagonista, io invece come ho detto prima, sono stata in parte tutti loro.

5) Per le altre figure quali il gustoso matto e il maresciallo ti sei ispirata a persone reali?
Si, sopratutto per il matto, Lorenzo esiste davvero ed è esattamente come è stato descritto.
Il maresciallo no, lui non esiste.

6) Essendo un’appassionata di cinema, vuoi suggerire 3 titoli da vedere dopo aver letto il romanzo per ritrovare in parte le suggestioni trasmesse dallo stesso?
Sicuramente “L’occhio del male” e “Drag me to hell”.
Il primo è tratto da un romanzo di Stephen King, e il secondo è un film di Sam Raimi. Entrambi parlano di una maledizione scagliata dagli zingari, ed è interessante vedere come i protagonisti cerchino in ogni modo di liberarsene, spesso, peggiorando la situazione.
Il terzo non è un film ma uno sceneggiato Tv ambientato a Volterra, ad oggi forse introvabile: “Ritratto di donna velata”.

7) Ígor Stravinskij ci ricorda che ‘Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente’. Il tuo romanzo parla appunto di tradizioni e credenze popolari mai sopite ma anche di legami affettivi e personali. Più complesso cimentarsi con la forza del folklore oppure con quella dei sentimenti?
Sono a mio parere due forze che vanno di pari passo, le credenze popolari sono ancora fortemente sentite in molti luoghi, si tende a credere che siano presenti solo al sud d’Italia, quando in realtà sono ancora radicate in tutti i territori, basti vedere quante persone si rivolgono a indovini e cartomanti, quanti si lasciano suggestionare dall’esoterismo, ed è questo il tema principale del libro, ossia i condizionamenti mentali che si hanno nel momento in cui ci viene scagliata una maledizione o un malocchio.

8) Sei già al lavoro su un nuovo romanzo?
Si, il tema del prossimo libro saranno le predestinazioni; molti dicono che il destino lo creiamo noi stessi. E’ solo una grande illusione pensare di avere il controllo degli eventi opppure c’è un disegno più grande di noi?

9) Avremo modo di incontrare nuovamente alcuni personaggi di Ecate Infera nei tuoi prossimi scritti?
E’ possibile, mi piace l’idea di creare un “fil rouge” tra i romanzi, un po’ come nei il film di Quentin Tarantino, che io adoro tra le altre cose.

10) Infine, la domanda conclusiva: sei mai stata protagonista o testimone di un evento paranormale?
Si, ho avuto anni fa la “bella” idea di usare una tavola Ouija, nel bel mezzo della seduta ho visto il cane della mia coinquilina, (un coker dolcissimo e buonissimo) fuggire da una stanza all’altra e abbaiare furiosamente contro una sedia vuota. Poi sono da sempre “vittima” di sogni premonitori.