La Soglia Oscura
Surabhi E. Guastalla

SURABHI E. GUASTALLA E LA CONSAPEVOLEZZA ANGELICA
(Intervista raccolta da Gabriele Luzzini)

Surabhi E. Guastalla ha una personalità davvero complessa ma è in grado di comunicare coi lettori in modo schietto e immediato.
In qualità di Master Reiki, coach spirituale, esperta di simbologia, auto-guarigione e meditazione, ha un approccio fondamentalmente olistico che ha riversato sulla sua recente opera intitolata “Amico Angelo”.
Ci confrontiamo con lei, per discutere del libro, delle scoperte fatte, di un approccio diverso che ognuno potrebbe avere alla propria vita e di mistero.

1) Il libro sembra attingere a una profonda e antica Consapevolezza. È possibile definire un momento specifico in cui hai sentito l’esigenza di scriverlo?
Questo libro è recente e attinge alla mia esperienza costruita negli anni: ho sentito il bisogno di far “risentire la mia visione angelica” dopo il grande successo, iniziato nel 1996, del mio libro L’Angelo Custode, ed. De Vecchi, che viene ristampato anche oggi e ha viaggiato nel mondo, ma sentivo il bisogno di dare una visione più completa.

2) Suggerisci e spieghi dettagliatamente diversi esercizi di meditazione che permettono di entrare in sintonia con le figure angeliche. La connessione esiste sempre e si tratta di trovare il giusto sentiero per poterla individuare?
Con gli Angeli siamo costantemente in connessione, quando cerchiamo di contattarli si apre una “porta” e loro sono lì, pronti ad ascoltarci…

3) Quel che emerge dalla lettura del libro è la capacità di far convergere varie Discipline ‘non convenzionali’ per generare un percorso omogeneo e molto chiaro. Quando anni fa hai cominciato a occuparti di tali ambiti, avevi già chiara la meta alla quale poi sei giunta?
Da che ho memoria, sono sempre stata affascinata dalle discipline esoteriche, ho solo dovuto aspettare che le mie intuizioni/sensazioni trovassero uno sbocco: questo è avvenuto intorno al 1990, con il Reiki di primo livello e l’incoraggiamento da parte delle Entità superiori al Channelling.

4) Il capitolo sui segnali angelici sottolinea il concetto di un affiancamento costante e conseguentemente di interpretare alcune indicazioni che ci giungono attraverso i numeri. Del resto, la stessa Numerologia è una mantica spesso utilizzata e il folklore ci parla di numeri che ci giungono nel corso della fase onirica. Possono essere declinazioni dello stesso tipo di ‘Contatto’?
Sì, fa tutto parte della stessa dinamica, semplicemente ognuno di noi è chiamato a trovare la via che gli è congeniale.

5) Vorresti indicare 3 autori, studiosi, letterati o musicisti che sono stati per te fonte di ispirazione?
Tre sono pochi… tutto è ispirante, a partire da Mozart, per passare a Osho, sono una sua discepola, e poi Hudson, Dion Fortune, Jung, Sefer Yetzirah, la Bibbia, i testi sacri, Scott Cunningham. C’è solo l’imbarazzo della scelta, perché tutto aiuta a cambiare dimensione, ad allargare la visione, a sperimentare.

6) George Eliot (Marian Evans) scrisse: “Gli angeli giungono a visitarci e noi lo sappiamo solo quando se ne sono andati”. Il tuo libro aiuta a ‘riconoscerli’ prima del commiato?
Riconoscere e anticipare il commiato, dipende da noi e dalla nostra attenzione ai segnali che ci vengono inviati costantemente: il nostro compito è quello di osservare.

7) Il concetto di ‘Onda di Forma’ che illustri nel libro è molto suggestivo e concettualmente, anche se con altri nomi, lo ritroviamo siaq negli studi parapsicologici che in alcune derive della Fisica Quantistica. Qual era il tuo stato d’animo quando hai percepito il Simbolo/Sigillo poi riprodotto nel libro?
Molto di quello che scrivo e che propongo è canalizzato. Quindi arriva dalle dimensioni superiori, io sono solo un tramite e un esecutore.

8) Fiori, colori, giorno di nascita… Nel tuo libro evidenzi come una ‘Visione angelica’ del mondo ci possa far vivere meglio cogliendo le sottili connessioni vibrazionali in cui siamo immersi. C’è quindi un messaggio universale tra le righe di tutto ciò che incontriamo?
Su questo non ho dubbi. Tutto il mondo Angelico è connesso con il mondo umano. Non c’è distacco o divisione. Le divisioni siamo noi a crearle e gli aspetti naturali come gli elementi, i fiori, il momento in cui nasciamo sono una parte integrante del sentire e del percepire.

9) Possiamo percepire gli Angeli ma non riusciamo a vederli per via di una vibrazione diversa rispetto a quella che riusciamo a percepire coi nostri sensi abituali?
Sì e no. Spesso ne sentiamo la presenza anche attraverso sensazioni corporee come i brividi, sentire un soffio leggero, oppure un profumo (che non sia già presente nella stanza). A volte li visualizziamo con gli occhi della mente. Altre volte si manifestano come una luce potentissima. Anche questo è soggettivo.

10) Infine, vuoi raccontarci un episodio insolito che ti è accaduto e l’eventuale insegnamento che ne è scaturito?
Di episodi ne ho avuti tanti: dalla protezione che ha diminuito la portata di un incidente, a profumi o luci improvvise. In tutti i casi sono sempre stata accompagnata da una sensazione di tranquillità, di pace, di colore e di amore. Una dolce presenza rassicurante che, quando la provi, ti rendi conto che le dimensioni sono intercambiabili e che sei parte di un Tutto.

Ti ringrazio per essere stata con noi, qui sulla Soglia.
Grazie a voi per aver ospitato la mia voce.


Clicca qui per ulteriori dettagli o acquistarlo