La maschera che respira
“Vi scrivo in seguito ad una cosa strana accadutami.
I miei genitori diversi anni fa hanno fatto un viaggio in Egitto e tra i vari souvenir hanno acquistato due maschere funebri. Gli fu detto di non separarle perché appartenevano a due amanti.
Al ritorno, una fu appesa nel soggiorno di casa ma l’altra decisero di donarla ad una mia zia.
Per un po’ di tempo sono successi fatti inspiegabili poiché gli oggetti lasciati in una zona dell’appartamento venivano trovati in altre, senza che nessuno li avesse spostati. Ma la cosa più sconvolgente è che sul vetro della teca che racchiude la maschera c’è un alone quasi che la maschera respirasse. Vi assicuro che è tutto vero. Ora le cose rimangono al loro posto ma l’alone ancora c’è.”
Barbara Valdi
Il fenomeno da Lei descritto è davvero interessante…Da un punto di vista assolutamente razionale si potrebbe parlare di semplice suggestione…Se non ci fosse l’alone sulla teca che racchiude l’enigmatica maschera. Tecnicamente, sarebbe possibile ottenere il risultato da Lei descritto se fosse stato applicato del grasso animale dentro alla maschera. Personalmente Le consigliamo di aprire la teca e verificare l’eventuale presenza di tali residui biologici. Lo spostamento di oggetti potrebbe essere un fatto casuale che Lei ha collegato alla straordinarietà della maschera. Ma, utilizzando un approccio parapsicologico, si potrebbe indubbiamente parlare di fenomeni psicocinetici concatenati. I suoi genitori e Lei, coscienti del fatto che le due maschere non sarebbero dovute essere separate, potreste aver “dirottato” energia psichica sull’oggetto dei Vostri pensieri, creando questo mistero. Il discorso psicocinetico rimarrebbe valido anche per giustificare l’inesplicabile movimento di oggetti. Non mi stupirei se avesse un fratello od una sorella in fase preadolescenziale, spesso fulcro di avvenimenti a questo assimilabili. Un’altra ipotesi potrebbe essere un residuo di energia psichica di qualcuno che ha indossato la maschera.