La Soglia Oscura
Parapsicologia

Lo spettro della nobildonna – di Gabriele Luzzini

Nelle immediate vicinanze dei tre laghi che caratterizzano Mantova, subito dopo il possente castello, sorge il Palazzo Ducale.

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La sua architettura maestosa e le sue mura intrise di Storia rappresentano un passaggio obbligato per chi transita nella città, così da smarrirsi nella ragguardevole estensione (34.000 mq circa) dovuta al collegamento di più edifici. Ed è proprio qui che inizia la vicenda che sto per raccontare…

Palazzo Ducale 2

Francesco Gonzaga nel 1380 sposò Agnese Visconti, così da consolidare i rapporti tra la propria Signoria di Mantova e quella di Milano. Si narra che, maltrattata dal marito, la nobildonna cedesse alle lusinghe del cavaliere Antonio da Scandiano. Francesco Gonzaga, avvisato della relazione da una dama di corte, li fece imprigionare. Seguì subito dopo un processo che si concluse con la condanna a morte dei due sfortunati amanti. L’uomo fu impiccato mentre Agnese decapitata, nel giardino del Palazzo. Era il 7 febbraio 1391. E’ possibile che dietro l’accusa di adulterio ci fosse solo una ragione politica, tanto che dopo un paio d’anni Francesco Gonzaga sposò Margherita Malatesta alleandosi così coi Signori di Rimini a discapito dei Visconti. Ma l’omicidio della donna, che la strappò a questa vita, la consegnò al tempo stesso al folklore e alla leggenda.

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Infatti, si racconta che nella notte della vigilia di Natale, le anime di Agnese ed Antonio si incontrino nelle sale del palazzo e del castello, alla tenue luce di una fiaccola spettrale, per poi scomparire con un urlo straziante. Alcuni testimoni hanno visto una sagoma evanescente muoversi nel giardino del Palazzo e, durante le ore notturne, sono state osservate delle luci tremolanti transitare davanti alle finestre del castello, alla ricerca di una pace negata. Altri sostengono di aver sentito un flebile lamento femminile, nei pressi del palazzo, senza che ci fosse alcun essere vivente nelle vicinanze. Suggestione? Oppure tracce metapsichiche di un’esistenza passata?