La Soglia Oscura
Parapsicologia

TIPOLOGIE DI FANTASMI
di A. Rossignoli

Porfirio, discepolo di Plotino, parlando degli spiriti, poiché il termine “fantasma” era di rado usato, diceva: “Sanno rivestirsi di forme e figure soggette a numerose metamorfosi e ciò si può spiegare con la loro natura, avendo assai di corporeo in se stessi.

Possono far sorgere in noi passioni vili, provocare guerre, inimicizie; questi spiriti trascorrono il loro tempo ingannando e illudendo i mortali, creando attorno a loro illusioni e prodigi”.

Giamblico insegnava che molti spiriti si manifestano sotto la “forma ombrosa dei fantasmi” e possono portare alla luce i ricordi del passato, forme, immagini, cosa da lungo svanite dal ricordo e pure vividamente conservate nelle profondità della nostra memoria.

Erodoto soleva dire: “Vi sono molte diversità di spiriti, poiché gli uomini differiscono fra di loro e gli spiriti e i fantasmi non sono che uomini disincarnati”.

Spiegava Porfirio che gli spiriti di coloro che sono morti in modo violento, oppure di gente limitata ed ignorante e di deboli di mente, vagano a appaiono sotto forma di fantasmi e conservano, dopo la morte, un attaccamento al corpo fisico, un’affinità proporzionale alla violenza con cui il vincolo è stato spezzato e per questo abbiamo diversi tipi di fantasmi.

Vediamoli.

Fantasmi ingannatori Sono inclini al male, astuti e perfidi, danno cattivi consigli e, se possono, seminano zizzania e godono quando le cose vanno male. Si materializzano in modo da trarre in inganno quanti li avvicinano, infatti le loro forme variano, cosicché chi li vede resta confuso, poiché un momento sono alti, un attimo dopo appaiono come nani, oppure si gonfiano a dismisura formando personaggi grotteschi e si divertono molto dello stupore (e terrore) che questi provano nel vederli. Questi fantasmi sono considerati degli elementali. Tertulliano li ha definiti «embrioni psichici» e devono ancora compiere una serie di trasformazioni progressive prima di raggiungere un certo livello per comprendere quanto bassi siano stati.

Fantasmi burloni Sono dispettosi, beffardi, si divertono a nascondere i più disparati oggetti ed aiutano gli ingenui a sperperare ingenti somme di denaro. Si presentano sotto svariate forme, simili a folletti o spiriti di natura e, inconsciamente, alle volte esercitano un’azione benefica. Essi consistono di una combinazione di materia sublimata e di materia rudimentale e, non avendo una individualità separata, agiscono quasi sempre collettivamente.

Fantasmi perturbatori Sono piuttosto violenti e si divertono a spostare oggetti, produrre rumori molesti, accendere e spegnere le luci, infrangere vasellame. Sono i responsabili delle infestazioni casalinghe. Non hanno una forma particolare: il più solido dei loro corpi è di solito tanto immateriale da sfuggire alla percezione dei nostri sensi fisici; sono perfettamente visibili da chi possiede doti di chiaroveggenza. Questi fantasmi sono generalmente spensierati e volubili. Alle volte ci vogliono aiutare, ma la forza da essi proiettata produce invece risultati perturbatori, non accorgendosi che il loro lavoro è di tale natura che, al posto di influire in modo benigno, disturba con le conseguenze sopra elencate, poiché questi spiriti non prendono nulla sul serio. Sempre che lo vogliano, possono portare alla luce i ricordi dal passato da lungo tempo dimenticati.

Fantasmi guardiani In essi predomina la bontà e la generosità, sono attivi e si prestano volentieri ad aiutare gli uomini proteggendoli assieme ai loro averi, hanno una preferenza per le case antiche ed i castelli. In vita erano armigeri, soldati di ventura, scudieri o semplici domestici, e quando appaiono conservano la loro forma originaria. Quanti di essi hanno dimostrato in vita bontà d’animo, possono porre pensieri buoni nelle menti, anche se poi dipende dalla persona che li riceve il conformarvisi. È parte della loro missione il tentativo, non sempre riuscito, di guidare verso la Verità coloro che la cercano seriamente, o di dare conforto a chi soffre. Influenzano intensamente quanti si trovano in difficoltà nei vari problemi della vita, facendo in modo di toglierli dai disagi senza che se ne accorgano. Questa forza-pensiero è definita sin dai tempi antichi “Potere del Bene”.

Fantasmi benevoli Sono generosi, intelligenti e dotati di una capacità di giudizio per quanto riguarda i viventi, giocano volentieri con i bambini, assumendo le sembianze di persone anziane per non spaventarli, altre volte indossano costumi medievali o rinascimentali e si incontrano spesso nei più vetusti manieri. Essendo molto gentili, mentre vagano tra le rovine di castelli o monasteri, si accostano ai visitatori e si dimostrano profondi conoscitori della storia e dei fatti, al punto da far sorgere dal nulla personaggi vissuti in quei luoghi, lasciando stupefatti e a volte spaventati quanti vi assistono. Non di rado si adoperano per togliere da cattive influenze i giovani inesperti che agiscono contro quanto vi è di cattivo, di corrotto, alle volte drasticamente, instillando loro pensieri che inducano ad una riflessione più profonda per far comprendere le cose sotto la giusta luce.

Fantasmi aiutatori Il loro compito è di proteggere, guidare, indirizzare sulla retta via, vigilare in modo particolare sui bambini, assistere le persone in pericolo e trarle in salvo. Si presentano in genere come una forma umana femminile, lattiginosa, che di notte assume una vaga luminosità. In questa nostra epoca avvolta dal frenetico turbinio del progresso e malgrado lo scetticismo della scienza, vi sono molti episodi su aiuti definiti soprannaturali. Ad esempio, persone circondate dalle fiamme, senza via di scampo, hanno visto materializzarsi una forma che ha respinto le fiamme, mentre una fresca corrente dava sollievo e, seguendo la misteriosa guida, poterono salvarsi. Nel crollo di una casetta, mentre gli occupanti si sentivano persi, videro con sommo stupore due sagome appena vaghe sollevare dei travi come fossero fuscelli e puntellare le pareti pericolanti permettendo ad una intera famiglia di uscirne indenne. Due bambini che si trovavano in campagna, si persero nei boschi a Monpanero, in Val di Susa. A notte fonda, un dottore in chimica notò una strana luce diffusa; incuriosito, andò incontro alla luce, che pareva composta di pulviscolo luminoso, e rimase sorpreso nello scorgere a quel chiarore la figura di una giovane donna che teneva per mano i due bambini. Il chimico le pose una mano su una spalla e, con sua grande sorpresa, sentì una consistenza strana, molto morbida sotto la stoffa del vestito, come se non vi fossero né carne, né ossa. La donna gli sorrise al vederlo stupito e di colpo sparì. L’uomo pensava di aver sognato, ma la presenza de bambini gli fece capire che si trattava di realtà; quel signore non aveva mai creduto ai fantasmi e mai avrebbe immaginato di incontrarne uno.

Bibliografia:

  1. A. Fenoglio, Fantasmi, spettri e case maledette, Gruppo Editoriale Muzzio, Trento 1995