Cu Sith, il Cane delle Fate
Tra le inquietanti leggende che caratterizzando le Highlands scozzesi e le isole Ebridi, ha sicuramente un fascino oscuro quella relativa al ‘Cu Sith’, letteralmente il ‘Cane delle Fate’ (in scozzese gaelico Cu = Cane e Sith = Fatato). Ha le dimensioni di un torello con le zampe grandi come le mani di un uomo ma quello che colpisce immediatamente, rendendolo inequivocabilmente una creatura del Piccolo Popolo è il suo pelo ispido che è di color verde scuro. Altro particolare insolito riguarda la coda, che spesso si presenta come ‘intrecciata’ (probabilmente ad opera delle fate).
Chi ode per tre volte il suo sinistro latrato, crolla istantaneamente privo di vita ma se si riesce a sfuggire prima che emetta il terzo, si riesce a scampare da fine certa. Le sue urla terrificanti sono udite a miglia di distanza e causano la morte per il terrore incommensurabile che trasmettono al malcapitato. E’ evidente la rassomiglianza di questa peculiarità con quella delle ‘Bean Sidhe’, o banshee, nel folklore irlandese, anche se in realtà quest’ultime semplicemente annunciano la dipartita di un membro della Famiglia che proteggono. In Irlanda si parla del ‘Cú Sidhe’ (si pronuncia e si scrive quasi allo stesso modo) che ha un aspetto simile ma non il mortale potere che invece caratterizza il molosso scozzese. Il ‘Cu Sith’ è considerato il custode delle fate. Si narra che se s’imbatte in una donna impegnata ad allattare, può risparmiarla ma la rapisce e la conduce ai ‘tumuli delle fate’ (‘Sithean’) per nutrire i bambini fatati (‘Sith Daoine’).