La Soglia Oscura
Parapsicologia,  Misteri

Esperienze oltre la Soglia * 2° parte – di DarkSylvia

I mesi trascorrevano e la mia sofferenza procedeva a fasi alterne alleviata, talvolta, dalle opinioni che prendevano forma nella mia mente a seguito delle varie letture a cui mi dedicavo. Leggevo per ore, un libro iniziava e finiva in pochissimo tempo (ho sempre letto e tuttora leggo molto velocemente).

Bolas Grandes

Nel frattempo era arrivata l’estate e con essa cominciò a verificarsi un episodio alquanto strano. Un giorno improvvisamente trovai un quadrifoglio in un’aiuola e come prevede la leggenda lo regalai ad un’amica. Il giorno successivo ne trovai un altro e regalai anche questo, come molti altri nei giorni a venire. Durante l’estate ne trovai circa una trentina e la cosa più bizzarra, se già non era già abbastanza inconsueto trovare tanti quadrifogli in poche settimane, era che fino al momento in cui lo tenevo con me non ne comparivano altri sul mio cammino, mentre non appena me ne separavo entro 10 minuti al massimo trovavo il rimpiazzo. Ora tutti sapete che trovare un quadrifoglio non è impresa tanto facile, trovarne trenta in breve tempo è difficilissimo, aggiungete a tutto questo che io non li cercavo e ditemi (se avete il coraggio) che vi sembra un evento consueto e “normale”. Non li cercavo appunto, cioè non stavo in un prato con lo sguardo fisso (da squilibrata) tra milioni di trifogli!!! Li trovavo a colpo d’occhio, passando, camminando piuttosto velocemente, insomma (credetemi vi prego, guai a voi se non lo fate!) erano talmente evidenti, più alti, più grandi dei trifogli che non sarebbero mai potuti passare inosservati. Una notte non appena chiusi gli occhi ebbi per pochi istanti una visione nitida e coloratissima di un enorme quadrifoglio e la mattina dopo trovai l’ennesimo esemplare mentre andavo a lavorare; era esattamente come l’avevo visto nella mia mente!!! Allora feci alcune ricerche sul significato del quadrifoglio come simbolo ma non ne ricavai nulla di più di ciò che normalmente si dice e cioè che porti fortuna se regalato. Regalai quadrifogli per tutta l’estate e non ne conservai nessuno per me. Pregherei chi fosse in grado di fornirmi spiegazioni più accurate ed approfondite in merito di farsi avanti perché ancora oggi non ho una chiara visione (non sono una visionaria dunque!) del significato di quella estate.

Oltre a ciò in quel periodo mi capitò di sperimentare nuove strade sulle quali poi mi documentai apprendendo così che ero in grado di fare “sogni lucidi”. Il fatto era che io volevo così tanto parlare con questa persona defunta che, non avendo altri mezzi “a portata di mente”, riuscii ad indurre uno stato tale per cui la notte quando sognavo ero consapevole di questo e di proposito manovravo il sogno per poter ottenere ciò che più desideravo. Infatti ad un certo punto dicevo a me stessa: “ok sto sognando, ora posso fare quello che voglio, non ci sono leggi, non ci sono regole, tutto è possibile”. Quindi mi trovavo in un posto enorme pieno di “gente” e partivo alla ricerca della “persona” con cui volevo parlare. Talvolta venivo avvicinata da “personaggi” che esordivano con: “Ciao Silvia, ti stavamo aspettando da un po’ di tempo”. Il giorno dopo raccontavo a mia madre dell’incontro avvenuto e venivo a scoprire di avere un tale parente, cugino del cugino di tal del tali morto prima che io nascessi che corrispondeva al nome e alla descrizione. Mia madre non si è mai stupita di nulla perché lei convive con questi fenomeni da sempre e in maniera molto più frequente e chiara di me (ma di lei non parlerò perché non vorrebbe). Una notte sognai mio nonno, morto da poco, mi apparve avvolto da una luce intensa, in un piazza molto estesa, mi disse: ” sai Silvia non è vero che dopo non c’è niente!”. Dopo avermi detto questo si unì ad una lunghissima fila di “persone” completamente avvolte dalla luce. Sinceramente non ho mai capito perché mi abbia detto questo, considerato il fatto che ho sempre creduto che non finisca tutto con la morte fisica. In un sogno successivo mi parlò molto di vari aspetti relativi alla morte, della reincarnazione e mi diede tutte le risposte che avevo cercato incessantemente sui libri per mesi. Ricordo che annotai tutto su un libretto con la copertina nera e ricordo di un albero disegnato in cima alla prima pagina. Ricordo anche, in particolare, che nel parlarmi della reincarnazione io pensai: “ma dai è ovvio che sia così, era così semplice, così naturale come ho fatto a non arrivarci da sola?” Peccato che al risveglio io ricordassi il sogno solamente fino alla copertina del libro e non ricordassi invece assolutamente nulla di quanto avevo scritto!!!!( non potete immaginare il nervoso!!!) Successivamente passai dai sogni lucidi a quelli ricorrenti che più che altro definirei incubi. Dario Argento stesso non avrebbe potuto reggere il confronto con ciò che il mio inconscio era in grado di concepire durante il sonno. Anche in quel caso, ad un certo punto, ricorsi alla mia capacità di “manovrare” l’incubo e una notte misi fine al tormento di uno dei tanti sogni ricorrenti di allora. Succedeva, appunto, che una donna, a prescindere dai molteplici e differenti contesti, comparisse e tentasse di accoltellarmi. Ogni volta io tentavo di fermarla e mi tagliavo le mani nel bloccare il coltello (la sensazione come sapete nel sogno era viva ed intensa, non provo quindi a descrivere il dolore). All’ennesimo incubo prima di addormentarmi mi proposi di intervenire più o meno lucidamente nel sogno e parlarle. E così accadde, lei si presentò e io più che parlarle la insultai e le dissi di scomparire. Lei obbedì e non si fece più viva. Purtroppo non fui in grado di intervenire in incubi ben peggiori che per fortuna sparirono da soli. Di questo genere di sogni ne potrei raccontare mille e ancora ma alla fine sono solo sogni! Sono solo sogni???? Chissà… Ultimamente non faccio quasi più sogni lucidi (solo rare volte) ma mi accade un altro fatto strano che davvero non ho mai saputo spiegare. Succede che mentre sono nel dormiveglia (cioè non completamente sveglia ma nemmeno del tutto addormentata) sento il letto rimbalzare come se qualcuno ci camminasse (anzi ci saltellasse sopra), sento qualcuno che tocca il cuscino di fianco al mio, a volte mi sento toccare, alte volte sento il fruscio tipico di una gonna lunga sul pavimento, qualcuno (sembrerebbe la donna con la gonna lunga) che mi accarezza la fronte e sinceramente un po’ mi spavento ma nemmeno tanto. In quel momento mi costringo ad aprire gli occhi perché so che tutto finirà se mi sveglio. Questa cosa mi piacerebbe davvero poterla spiegare in qualche modo, ma forse è meglio di no… chissà… Se mi chiedete se ho mai visto un fantasma la risposta è NO. Se mi chiedete se ho mai udito (da sveglia) una voce la risposta è sempre NO. Se mi chiedete se credo che esista una dimensione parallela in cui forme di energia si muovono la risposta è SI’.