La Soglia Oscura
Misteri,  Mitologia

IL ‘FETCH’ NEL FOLKLORE IRLANDESE
di Gabriele Luzzini

Secondo le antiche tradizioni irlandesi, è possibile imbattersi in apparizioni che sono l’esatta copia di una persona vivente, anche se d’aspetto più lugubre e inquietante, quasi che fossero dei veri e propri cadaveri.

La misteriosa presenza, conosciuta col termine  ‘Fetch’, di solito non è mai un presagio positivo e sembra anticipare la morte di chi sta ‘duplicando’.
Oltre al diretto interessato, possono essere visti anche da parenti e amici. Addirittura, non è infrequente che i familiari vedano l’oscura presenza nel momento esatto della morte del congiunto, quasi fosse venuto a reclamare la sua anima.
Un’altra caratteristica è che sono prodighi di oscure profezie con coloro che li incontrano, quasi che avessero capacità divinatorie e chiaroveggenti.
E’ possibile imbattersi in un Fetch a tarda ora, quando il buio estende il suo dominio su ogni cosa. E’ però da segnalare quanto riportato dai fratelli John e Michael Banim nella loro opera “The Fetches” del 1825. In breve, i due studiosi di folklore irlandese sostengono che incontrare un Fetch di prima mattina, essendo un evento molto raro, sia di buon auspicio.

Ma soffermiamoci sul termine e sulla sua etimologia. Potrebbe derivare proprio dal verbo ‘to fetch’ e cioè ‘andare a prendere’, sottolineando l’attività psicompompica dello stesso. Quindi, non sarebbe un’entità malvagia ma compare perché l’’originale’ è destinato a morire. La sua presenza quindi è per suggerire di completare le vicende terrene così da non lasciare strascichi e prepararsi al trapasso.
E’ evidente anche la correlazione col termine antico irlandese fáith e cioè ‘veggente’, che sottolinea il carattere predittivo che accompagna l’apparizione.