La cripta delle Barbados – di Gabriele Luzzini
Nei primi anni del diciannovesimo secolo, il proprietario di piantagioni Thomas Chase acquistò una cripta di famiglia nel cimitero della Chiesa di Cristo, nelle Barbados, non immaginando certo che avrebbe contribuito a creare un sinistro mistero tuttora irrisolto.
Nel 1807 vi fu tumulata Thomasina Goddard, una sua parente mentre l’anno successivo fu sepolta la piccola Mary Anna Maria Chase, sua figlia. Il 1812 si rivelò un anno particolarmente nefasto. Morì Dorcas, una figlia di Chase e, quando la cripta fu aperta per accoglierla, si presentò uno spettacolo alquanto singolare: le bare di piombo della signora Goddard e della piccola Mary Anna Maria erano state mosse. Furono rimesse a posto, con accanto quella di Dorcas. Nessuno riuscì a comprendere l’accaduto e la pesante lastra che sigillava la tomba di famiglia fu posizionata nuovamente all’ingresso. Thomas Chase morì poco più di un mese dopo e, quando fu disposto all’interno della cripta, tutto si presentava in ordine, come doveva essere. Ma quando la cripta fu riaperta quattro anni più tardi per le esequie di un bambino, le bare al suo interno furono trovate nuovamente spostate e così pure nei funerali successivi che avevano come ultima meta la tumulazione all’interno di quella misteriosa cripta. Un fatto inquietante che fu subito notato era che il pavimento non presentava segni di spostamenti, benchè fosse coperto da uno strato di finissima sabbia. Nel 1819, lo stesso governatore Lord Comermere fu testimone dell’incredibile fenomeno che aveva preso di mira la tomba di famiglia di Thomas Chase: le bare erano nuovamente a soqquadro e voci di presunti spiriti maligni si erano sparse tra tutti gli abitanti della zona. Alcuni uomini, incaricati della rimozione della lastra che chiudeva il sepolcro, dissero che fecero molta fatica nello spostarla, come se una forza straordinaria ed ultraterrena volesse celare chissà quali segreti. Lord Comermere, uomo deciso e pratico, ordinò che le bare fossero risistemate, che fosse messa della sabbia per verificare eventuali spostamenti sul terreno e che infine fossero apposti dei sigilli. Un anno dopo il governatore dovette tornare sul posto. Misteriosi rumori provenienti dalla cripta turbavano la quiete del cimitero. Ma i sigilli erano intatti… Una volta aperta, tutto si trovava nel più totale disordine: alcune bare erano state addirittura rovesciate. La famiglia Chase, in preda al terrore, fece seppellire le spoglie mortali degli occupanti altrove, lasciando la cripta abbandonata.
Per giustificare l’accaduto, nel corso degli anni si è ricorso frequentemente a improbabili scosse telluriche, bizzarre e “pilotate” alluvioni, curiosi vortici magnetici particolarmente circoscritti… Ma ancora oggi la cripta delle Barbados rimane un’oscura finestra spalancata sul mistero.