La Soglia Oscura
Mitologia

LA GROTTA DI FINGAL
di Gabriele Luzzini

Nell’arcipelago delle Ebridi interne, in Scozia, e più precisamente nei pressi dell’isola di Staffa, si trova una straordinaria grotta marina composta da rocce basaltiche esagonali che trasmettono una sensazione davvero suggestiva. Scoperta nel 1772 dal naturalista Joseph Banks, fa parte del National Nature Reserve del National Trust for Scotland.

Tale antro, conosciuto anche come ‘Grotta di Staffa’, è però più noto come ‘Grotta di Fingal’ (‘Fingal’s Cave’), in onore del leggendario eroe della tradizione celtica.  Il nome gaelico è Uamh-Binn (‘Grotta della Melodia’) poiché lo sciabordio delle onde crea un meraviglioso effetto sonoro al suo interno.

Più specificatamente, le colonne basaltiche sono delle formazioni rocciose che si creano dall’indurimento del basalto, di natura vulcanica, riuscendo a creare una sorta di straordinaria geometria con pilastri a base esagonale. L’entrata ad arco e le colonne che rivestono le pareti rendono il luogo particolarmente insolito e magico, rievocando nella mente racconti mitici.

Ma chi è Fingal? Il nome significa ‘Bianco Straniero’ e lo incontriamo anche nel Ciclo di Ossian del poeta James Macpherson

Noto anche come Fionn mac Cumhaill o Finn McCool, è uno dei personaggi principali della mitologia irlandese, caratterizzato da una statura gigantesca e apprezzato per la forza inaudita, la grande capacità nei combattimenti e la saggezza. Proprio per questo motivo diventa la guida dei Fianna, un gruppo di guerrieri dell’antichità, le cui storie sono narrate nel ciclo feniano (Fiannaidheacht), una raccolta di leggende epiche irlandesi.

Le gesta di Fingal sono costituite da classiche avventure e da incontri con creature soprannaturali, anche se non mancano episodi quali una disputa poetica con Cailte mac Ronain, suo nipote.

Tra le imprese attribuite all’eroe, la costruzione del ‘Selciato del Gigante’ (‘Giant’s Causeway’), in realtà una formazione geologica causata da un’antica eruzione vulcanica. Le rocce balsaltiche, come quelle della grotta di Fingal, sembrano formare una sorta di pavimentazione esagonale e la leggenda narra che fu costruita dall’eroe per collegare la Scozia all’Irlanda.

Un altro mito riguarda la volta che l’eroe sollevò una ‘porzione’ d’Irlanda per gettarla contro un suo rivale. Mancò il bersaglio e l’enorme roccia cadde in mezzo al Mare d’Irlanda, diventando l’isola di Mann.

Tornando alla grotta di Fingal, il processo che ha creato il colonnato naturale è stato un progressivo raffreddamento della lava che ha dato origine a un ambiente davvero incredibile in grado di alimentare l’immaginario di visitatori e artisti, tra cui Samuel Taylor Coleridge e Jules Verne, che ambientò proprio all’interno della grotta il finale del romanzo ‘Il raggio verde’.