LA MISTERIOSA FANCIULLA DI WHITE ROCK LAKE
di Gabriele Luzzini
Il bacino idrico di White Rock Lake si trova in Texas (a nord-est di Dallas) ed è un luogo rinomato per praticare la vela e altri sport acquatici. La sua costruzione iniziò nel 1910 a seguito della costante carenza d’acqua della zona per poi concludersi l’anno successivo.
Accanto allo specchio d’acqua corre la East Lawther Drive, una strada che gode per un lungo tratto della quiete lacustre ma che, durante la notte, può essere teatro di misteriosi e lugubri incontri.
La storia viene narrata quasi sempre nello stesso modo e cioè che, a ora tarda, un guidatore nota una fanciulla dagli abiti fradici lungo la via. Viene fatta salire a bordo e lei chiede di essere portata a casa ma, lungo il tragitto, scompare misteriosamente lasciando il sedile fradicio, a testimonianza dell’accaduto.
I relativi resoconti hanno cominciato a circolare con frequenza a partire dagli anni sessanta del secolo scorso ma il primo risale addirittura al 1943, firmato da Anne Clark e incluso nel libro “Backwoods to Border”, edito dalla Texas Folklore Society.
L’autrice narrava di una giovane coppia che, parcheggiata l’auto sulla riva del lago, venne avvicinata da una ragazza che indossava un abito bianco completamente bagnato. Con voce incerta, annunciò che la barca sulla quale si trovava si era ribaltata e chiese di essere accompagnata a casa, fornendo l’indirizzo. Venne fatta salire sul sedile posteriore e, lungo il tragitto, i due fidanzati si girarono per accertarsi dello stato di salute della passeggera accorgendosi, con sgomento, che era svanita nel nulla.
Proseguirono fino all’indirizzo dato e lì incontrarono un uomo affranto. Raccontò che non erano i primi a presentarsi all’uscio di casa sua con una storia simile, aggiungendo che tre settimane fa stava navigando sul White Rock Lake quando l’imbarcazione si rovesciò e sua figlia, a bordo con lui, era morta annegata.
La leggenda si diffuse e venne presentata in numerosi scritti che, però, iniziarono a mostrare alcune discrepanze ma è anche vero che il contenuto si è sempre rivelato piuttosto aderente a quanto riportato nel 1943 anche se arricchito da dettagli quali, ad esempio, i capelli della misteriosa fanciulla che si asciugavano nelle brezza notturna, quasi a sottolineare la presenza reale della stessa.
Una spiegazione che giustificherebbe questo disallineamento nei particolari e non nella struttura, assimilabile a quella dei fantasmi autostoppisti che alimentano il folklore, potrebbe essere che in realtà siano presenti più spettri (o entità, se preferite).
Infatti, oltre alla versione in cui la barca si è ribaltata, ne esistono altre che parlano di suicidio e addirittura di un’auto sfuggita al controllo e schiantatasi nello specchio lacustre.
Non è da ignorare che i luoghi in cui avviene il contatto siano differenti, come ad esempio Winstead oppure Garland Road, anche se comunque sempre nei pressi del White Rock Lake.
Anche gli indirizzi che vengono forniti dalla ragazza sono differenti, in base alle narrazioni accumulate nel corso degli anni: Oak Cliff, Gaston Road, Forest Hills…
Talvolta la fanciulla indossa un abito da sera, altre, invece, un abbigliamento informale e chiede sempre si sedersi dietro, con voce tremante oppure talvolta coi semplici gesti.
Come illustrato sopra, l’unica traccia che rimane dopo la sua scomparsa è una pozza sul sedile posteriore sul quale si trovava poco prima e perciò il ‘collante’ comune nei vari episodi riportati è la presenza costante dell’acqua, unica traccia tangibile di un possibile incontro straordinario.