LA TORRE DEL DIAVOLO
di Gabriele Luzzini
Talvolta l’insolito vuole semplicemente stupirci e disorientarci, quasi per suggerirci che la realtà non è solo quel minuscolo frammento che percepiamo quotidianamente, ma molto di più.
Ed è quel che accadde ad un uomo, molti secoli fa, a San Giminiano, cittadina nota per la vernaccia e per le numerose torri (anche se delle 72 originali ne sono rimaste in piedi soltanto 14). Una di queste, che ha resistito alle ingiurie del tempo e ancora svetta gloriosa, si trova in piazza della Cisterna, antico centro commerciale cittadino. Più in dettaglio, sul ‘palazzo Lupi’, situato poco dopo il Vicolo dell’oro, si erge maestosa quella che oggi è chiamata ‘La Torre del Diavolo’. In pietra calcarea, è caratterizzata nel piano superiore da fori che con ogni probabilità erano utilizzati per inserire le travi di sostegno dei ballatoi che erano realizzati in legno. Le strette feritoie e i sostegni sporgenti dell’ultimo piano, anch’essi destinati ai ballatoi, conferiscono un aspetto inespugnabile alla torre stessa, alimentando la storia che la riguarda.
Infatti, la leggenda narra che l’antico proprietario, tornato da un lungo viaggio, trovò la torre stessa più alta di come l’avesse lasciata alla partenza. L’unica risposta che fu in grado di darsi, coinvolgeva l’intervento del diavolo stesso!
Inevitabilmente, scivoliamo verso le antiche superstizioni e folklore che riconoscevano al diavolo doti di grande costruttore e realizzatore di opere impossibili quali ponti su strapiombi e fortezze inaccessibili.
La spiegazione più semplice potrebbe coinvolgere un errore di valutazione da parte del proprietario stesso o l’oscura opera di ignoti benefattori, magari per nascondere tra le mura qualche mistero iniziatico. Infatti, a ben guardare, per tutta San Gimignano sono presenti diversi simboli templari, oltre alla nota Chiesa di San Jacopo al Tempio e non è da escludere che la torre custodisca un segreto.
A noi resta l’enigma… Cosa successe davvero alla Torre del diavolo?