LO SKIN WALKER
di Gabriele Luzzini
La mitologia Navajo gode di figure complesse e di grande interesse tra cui gli Skin Walker. Sono persone dall’aspetto ordinario ma in grado di trasformarsi in uno specifico animale, di solito orso, gufo, coyote o lupo.
Del resto, sono gli animali presenti nella fauna locale, con caratteristiche tali da rendere utile la trasformazione e quindi è inevitabile che siano il riferimento su cui abbia attecchito il folklore.
Nella lingua navajo sono chiamati yee naaldlooshii che potrebbe tradursi con “per mezzo di esso (inteso come sortilegio), va a quattro zampe”.
I pellerossa non amano parlare di tale argomento con chi non appartiene alla loro cultura e perciò le informazioni al riguardo sono piuttosto scarne.
Uno Skin Walker ha abbracciato la via della Magia Nera, abbandonando gli insegnamenti tradizionali dello Sciamanesimo. Per acquisire tale capacità, secondo le leggende locali, deve avere infranto un tabù vincolante della propria cultura, come ad esempio uccidere un consanguineo come un genitore o un fratello. Il senso di una simile cerimonia è la distruzione della propria umanità con la conseguente acquisizione della capacità di assumere forme animali.
La tradizione pellerossa suggerisce che uno Skinwalker possa diventare una belva utilizzando la pelle dell’animale ed è proprio per questo che i Navajo proibiscono il possesso di simili trofei, in particolar modo appartenenti ad animali feroci. Le uniche pellicce che è permesso conservare sono di pecora e di daino anche se, per essere precisi, quest’ultima è utilizzata per scopi esclusivamente cerimoniali.
Addirittura, secondo alcuni sciamani, uno yee naaldlooshii è in grado di assumere un altrui identità umana, rubando la ‘pelle’ della vittima.
Chi diventa tale Mutaforma inizia a sviluppare una sorta di profondo odio nei confronti delle persone comuni che sfocia in aggressioni violente quando si trasforma in animale, spingendolo addirittura nei consorzi abitati a cercare vittime, come se fosse animato da una furia cieca.
Tale creatura è tendenzialmente di sesso maschile anche se alcune leggende riferiscono di alcuni soggetti femminili.
Un modo abbastanza sicuro per riconoscere un Mutaforma è quello di osservare i suoi occhi poiché, come la maggior parte degli animali, tendono a rifrangere la luce e quindi a sottolineare la loro natura soprannaturale. Un animale con occhi umani è quasi sicuramente uno Skin walker che ha utilizzato il suo nefasto potere per trasformarsi.
Come si può sconfiggere una simile mostruosità? Essendo dotati di grande velocità, agilità e forza, è pressoché impossibile ucciderlo nella loro forma animale se non utilizzando dei proiettili immersi preventivamente in cenere bianca.
Un’altra alternativa è riuscire ad abbatterli nella loro forma umana originale , in cui i loro poteri soprannaturali da mutaforma non sono attivi.
Per alcuni Navajo, anche chiamare uno Skinwalker col suo vero nome può causarne rapidamente la morte per consunzione nell’arco di soli tre giorni, come se l’abominio prendesse coscienza delle azioni atroci compiute in forma animale.
Sono evidenti le somiglianze con le belve mannare della cultura europea e alcuni caratteri descritti potrebbero facilmente essere assimilati alla sintomatologia legata alla rabbia. Una spiegazione scientifica, infatti, è che alcuni individui entrando in contatto con alcuni animali, abbiano contratto la malattia, alimentando di fatto la leggenda.
Se comunque vi trovate in territorio navajo e una belva vi fissa con occhi umani… Beh, allontanatevi con estrema velocità!