La Soglia Oscura
Monografie

L’UOMO ANGOSCIATO
(Maledetti Quadri! – Arte Disturbante 5)
di Monia Guredda

Bentornati nel mondo dell’arte disturbante.
Oggi ammireremo il quadro noto come L’Uomo Angosciato.
Bellissimo.
Da esporre orgogliosamente in salone.
Così fa infatti una tranquilla signora inglese, tale Mrs. Robinson (siete a autorizzati a farvi partire Simon & Garfunkel nella testa).
Quindi, nel salotto della signora Robinson campeggia questo rassicurante dipinto, probabilmente in compagnia di quadri bucolici con mucche al pascolo, gli angioletti di Michelangelo e la foto color seppia della nonna.
Passa un po’ di tempo e la signora Robinson e i suoi ospiti iniziano ad udire voci macabre e pianti provenire dal quadro.
È così che L’Uomo Angosciato finisce in soffitta.
E ci resta per 25 anni.
Alla morte della signora Robinson il nipote Sean eredita la casa e ciò che contiene.
Dalla spedizione in soffitta torna con il quadro e, giustamente, lo riappende in bella vista. Una famiglia il cui tratto distintivo è, innegabilmente, il buon gusto nell’arredamento.
Ovviamente con il ritorno del dipinto ritornano anche le manifestazioni sovrannaturali. Voci, grida, pianti. La moglie di Sean si sente accarezzare i capelli nel sonno. Il figlio della coppia ha uno strano incidente e cade per le scale, facendosi male. Tutta la famigliola vede un’ombra oscura uscire dal quadro ed attraversare il soggiorno.
Così Sean si documenta.
Sembra che L’Uomo Angosciato sia stato realizzato da uno sconosciuto artista (non sono riuscita a trovare il nome in rete) che soffriva di seri disturbi psichici, che per realizzare quello che forse è un autoritratto il pittore si sia servito del suo sangue mischiato ai colori (una tecnica che esiste e che è nota come Bloody Art) e che subito dopo aver dato l’ultima pennellata si sia tolto la vita.
Dopo essersi documentato Sean passa alla fase successiva: puntare una telecamera sul dipinto, creare un apposito canale YouTube e riprendere le manifestazioni sovrannaturali dell’Uomo Angosciato.
Cercatelo e fatevi un’idea.