La Soglia Oscura
Recensioni

RITRATTI DI FAMIGLIA
DI LAURA MARINELLI
Recensione di Monia Guredda

In questi giorni ho avuto il piacere e l’onore di leggere il nuovo lavoro di Laura Marinelli, edito da Scheletri Ebook, un portale con una storia ventennale alle spalle e con il quale ho recentemente pubblicato un paio di racconti.
Il libro di Laura era già nella mia infinita wishlist quando mi è stata data l’opportunità e di leggerlo e di recensirlo, con mio sommo gaudio.
Da appassionata di racconti (forma narrativa ancora enormemente sottovalutata) e da appassionata di fumetti, questo volume non poteva non attirare la mia attenzione. E vi posso anticipare che le mie aspettative non sono state deluse, anzi.
Ma procediamo con ordine.
Vi presento Ritratti di Famiglia

SCHEDA TECNICA
TITOLO: Ritratti di famiglia
AUTORE:
Laura Marinelli
EDITORE: Scheletri Ebook
FORMATO: ebook e cartaceo
PREZZO: euro 3,99 / 11,90
GENERE: Horror, racconto illustrato, erotico, sovrannaturale, VM 18
PAGINE: 72
ILLUSTRAZIONI: Michel Mandurino e Alessandro Balestra
PREFAZIONE: Paolo Di Orazio
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024

SINOSSI
Due storie, due famiglie, disfunzioni e pulsioni dell’animo umano.
La storia di Marta e Luca e la storia di Matteo e Jackie mostrano realtà semplici, addirittura banali nel loro orrore, che può essere ordinario o straordinario, essere imbrigliato nella rete del quotidiano oppure sfuggire alle logiche stringenti di questo mondo.

RECENSIONE
Questo piccolo ma denso volume si compone di due storie, distinte e interconnesse. In entrambi i racconti facciamo la conoscenza di una famiglia: madri, padri, figli, cani. E poi ci sono il lavoro, le malattie, le incomprensioni, le incombenze, il sesso, l’orrore. Sì, l’orrore che si nasconde, neanche particolarmente bene, sotto la sottile lastra di ghiaccio dell’apparenza.
Basta un passo falso a creare la prima incrinatura.

DIMMI CHI DORME ACCANTO A ME
Marta e Luca sono sposati da tanti anni, hanno due figli adolescenti e attendono il terzo. Marta è la vittima sacrificale designata dalla società, sempre a testa china, tutta la vita spesa per gli altri, mai per se stessa. Luca è un portantino part-time e un erotomane a tempo pieno. Perennemente a cazzo dritto, non ha pensieri al di fuori del sesso. Sesso che Marta compie come l’ennesimo dovere, senza far distinzione tra passare lo straccio e farsi sbattere da quell’ominide che le è capitato in sorte.
Mentre leggi provi pena e rabbia nei confronti di Marta, ti viene da urlarle contro: “Svegliati! Scappa!” e lungo la narrazione lei ha anche dei brevi lampi, solo nella sua mente, in cui si ribella, che ti fanno sperare. Ma muoiono subito come le stelline di capodanno che si danno ai bambini.
Il finale (che ovviamente non vi narro) è sì agghiacciante, ma l’intero racconto è una tale discesa agli inferi da darti il capogiro. Poche pagine all’interno delle quali Laura Marinelli è riuscita a condensare un microcosmo, orrendamente simile a mille e mille altri, ma così ben delineato da farci provare il brivido (il sospetto?) che noi quel Luca, quella Marta, quei ragazzini preadolescenti li conosciamo… Li abbiamo visti al supermercato, al cinema, a passeggio sulla via principale della città la domenica pomeriggio; sono normalissimi, ma vedendoli abbiamo avvertito la nota distorta che emanano e magari nella nostra mente si è formato il film della loro angosciante vita quotidiana.
Ecco, Laura ha messo nero su bianco quelle sensazioni.
Le splendide illustrazioni di Michel Mandurino danno corpo alle parole di Laura.

IL PESO DELLA COLPA
Matteo e Jackie giocano sul tappeto. Matteo è un bimbo e Jackie una femmina di pastore tedesco. Hanno entrambi quattro anni e vivono in perfetta simbiosi. Penso sia una delle immagini più belle che possano esistere.
Ma i genitori di Matteo sono indifferenti a questa gioia, persi nella loro tristezza, disattenti a tutto ciò che li circonda.
Tanto Matteo e Jackie sono colorati, tanto Anna e Nicola sono grigi.
Il perchè lo scoprirete voi leggendo questo eccezionale volume, curato in ogni dettaglio e impreziosito dalla prefazione di Paolo Di Orazio nonché dalle illustrazioni di Michel Mandurino e di Alessandro Balestra, papà di Scheletri.
Personalmente mi sento di consigliare la lettura di questo libro anche e forse soprattutto a chi non ama il genere horror. Lo stile di Laura Marinelli, semplice e diretto, ma sentito e profondo, è un bisturi che disseziona un corpo per analizzare la malattia che lo ha colpito; e lo fa con la giusta dose di distacco mista a empatia, come un buon dottore. Si parla sempre tanto (troppo?) di cosa sia horror e cosa non lo sia, di cosa possa essere considerato un buon horror e cosa no. Ma l’horror non è un genere, bensì un contenitore e al suo interno possiamo trovare mostri cosmici, demoni, bambini malvagi, serial killer spietati e tutti i piccoli orrori quotidiani, normali, banali, che neanche ci fanno alzare la testa dalla pentola col sugo mentre passa l’ennesima notizia al tg. Perché forse l’orrore supremo sarà non provare più orrore.

Clicca QUI per acquistarlo