La Soglia Oscura
Parapsicologia,  Misteri

THE WARREN
(Capitolo Quarto)
di Monia Guredda

Bentornati, viaggiatori dell’ignoto!

Quest’oggi andremo a vedere da vicino la celeberrima Annabelle, la bambola che tutti vorremmo regalare ai figli dei vicini che piangono, urlano e corrono come la mandria di Jumanji nelle ore più improbabili del giorno e della notte.
Prima di tutto, la vera Annabelle è ben diversa da quella della versione cinematrografica, poichè è un modello ‘Raggedy Ann’ (quindi una bambola di pezza).

Ma ora la storia.
Siamo nel 1970. Parentesi: avete notato che tutte queste avventure si svolgono nei decenni 70 e 80? Lorraine Warren dice che è perché era un’epoca senza fede (maledetti hippie!). Stando alle statistiche, gli atei aumentano di anno in anno in ogni nazione, eppure miracoli e manifestazioni sovrannaturali diminuiscono…
Comunque! Siamo nel 1970 e la mamma di Donna, una studentessa di infermieristica, trova questa splendida bambola (somiglia a Camilla Milla Fatina dei Codini che avevo io negli anni 80) in un negozio dell’usato. La compra e la regala a sua figlia. Donna divide l’appartamento con la collega Angie. Le ragazze iniziano quasi subito a notare che Ann ha qualcosa di anomalo; non la trovano quasi mai dove l’hanno lasciata e la bambola assume persino posizioni yoga, tipo gambe incrociate o a testa in giù e piedi in su contro il muro.
Donna ed Angie si spaventano. A questo punto iniziano a trovare dei bigliettini tipo pergamene in giro per casa sui quali trovano scritte frasi tipo “Lou”, “Aiuto”, “Aiuta Lou”. Lou è il ragazzo di Donna.
Angie e Donna iniziano a sentirsi osservate mentre sono in casa.
Poi un giorno trovano Ann con le mani e i vestiti sporchi di sangue. Ora bisognerebbe vedere cosa potesse essere quella sostanza rossa, ma son passati quarant’anni…
A questo punto chiamano una medium la quale, durante una seduta, scopre che la bambola è posseduta dallo spirito di Annabelle Higgins, una bambina morta all’età di 7 anni proprio in quella casa.
Lo spirito della piccola Annabelle parla attraverso la medium e dice che sarebbe felice di poter continuare a vivere con Donna e Angie, le quali, in piena sindrome da crocerossina “iotisalverò”, accettano con gioia la piccola coinquilina sovrannaturale.
Ma Lou non è daccordissimo. Infatti inizia ad avere strani incubi, si sveglia e trova Annabelle nella sua stanza che una volta tenta addirittura di strangolarlo. Tutto questo a casa sua!
Lou va a casa di Donna per raccontarle tutto e durante il colloquio i due odono urla di diverse voci provenire dalla stanza in cui si trova Annabelle. Entrano e la trovano seduta al suo posto. Ma in questo momento Lou sente un forte dolore al petto; si toglie la maglietta e scopre 7 graffi tipo artigliate. Si fosse trattato di 7 punti sarebbe stato Kenshiro.
A questo punto i tre ragazzi capiscono che hanno a che fare con un’entità malvagia e chiamano un prete che a sua volta convoca i Warren.
Eccoli!
Ed e Lorraine affermano che la bambola non è abitata dal pacifico spirito di una bimba morta, ma da un demone che vuole l’anima di Donna.
Riflettiamo un secondo sulla questione. Praticamente tutte le religioni del mondo (monoteiste e politeiste) affermano che esiste l’anima e che quando si muore essa verrà giudicata per le sue azioni in vita. E a quel punto finirà all’inferno o in paradiso (comunque vengano chiamati). Perché un demone si dovrebbe sbattere tanto per ottenere un’anima che, come tutte, prima o poi morirà e avrà il 50% di possibilità di andare all’inferno come tutti noi?
Non ha molto senso, da qualsiasi prospettiva la guardiate.
Tornando ai Warren, essi affermano che, distruggendo la bambola, il demone cambierebbe ospite e allora sarebbe difficile individuarlo e fermarlo; così decidono di portarla via con loro. Durante il viaggio in macchina i Warren subiscono diversi sabotaggi, infatti hanno problemi con il motore, lo sterzo e i freni. Arrivati a casa benedicono Annabelle con acqua santa e le manifestazioni si arrestano. Per un po’. Poi Annabelle riprende le sane vecchie abitudini e inizia a vagare per casa Warren e, novità, inizia anche a levitare.
A questo punto i Warren chiamano padre Jason Bradford, un esorcista.
Bradford se ne va affermando che: “È solo una bambola di pezza. Non può far male a nessuno!”. Ma ha da ricredersi perché, tornando a casa, la sua auto va fuoristrada e lui si salva per miracolo.
È questo il momento in cui i Warren mettono Annabelle nella famosa teca di vetro, trasformando una bambola di pezza in una delle principali attrazioni del loro Museo dell’Occulto.
Ma ovviamente l’oscuro potere del demone acquattato dentro la bambola non può essere fermato da un vetro e una spruzzata d’acqua (sarebbe ben scarso come demone) e infatti succede che, anni dopo, una coppia di adolescenti in visita al museo osa sbeffeggiare Annabelle e lei si vendica facendoli schiantare con la moto appena usciti di lì.
Se è vero, viene naturale domandarsi perché non abbia mai fatto del male ai Warren e all’esorcista.
Ordunque, la storia di Annabelle viene narrata nel prologo di The Conjuring, straordinario film dello straordinario regista James Wan. La vicenda ci viene narrata direttamente dai 3 protagonisti: Donna, Angie e Lou e rispecchia la realtà dei fatti così come loro li avevano narrati all’epoca.
Quali dati abbiamo: 3 ragazzi, una bambola, una medium che dà una versione, i Warren che ne danno un’altra e un uomo che di mestiere fa l’esorcista. Seguono libri, film, interviste e introiti del museo.
Cosa ci guadagnavano i ragazzi? Dite oltre la notorietà e la possibilità di pagare le esorbitanti spese universitarie?
Cosa ci guadagnavano i Warren? Un altro tassello da aggiungere al loro personale mosaico dell’occulto, composto da più di 10.000 casi risolti attraverso gli Stati Uniti.

10.000 casi sono davvero tanti, e noi ne conosciamo giusto una decina; tra le situazioni affrontate ci sarà stato indubbiamente qualcosa di vero, ma quelle che sono balzate agli onori delle cronache presentano troppi lati oscuri, troppe manipolazioni mediatiche per venir ritenuti pienamente credibili.