La Soglia Oscura
Ufologia

USO: Unidentified Submerged Objects – di F. Dezi

Il 14 Giugno 2001 nelle acque dell’Atlantico, dalla costa del Sud Carolina, è stata avvistata da una residente una sfera di metallo galleggiare sul pelo dell’acqua , salire sulla spiaggia e quindi posarsi vicino alla sua casa. La donna, dopo qualche istante di sconcerto, ha avvertito le forze dell’ordine, le quali hanno classificato l’oggetto come UFO (Unidentified Flying Object, Oggetto Volante Non Identificato). La definizione è impropria, ma in misura perdonabile: come attendersi certe sottigliezze da sceriffi e vice-sceriffi americani?

La maggior parte degli ufologi definisce USO (Unidentified Submerged Objects, Oggetto Sottomarino Non Identificato) i mezzi di trasporto di natura sconosciuta che escono dalle acque del mare o di altri specchi d’acqua o vi rientrano.

USO

Partendo dall’evento del Sud Carolina, ho sviluppato una breve ricerca. L’acronimo USO nacque nel 1972, il 24 novembre , quando la marina norvegese diede la caccia a uno strano oggetto, che poi scomparve misteriosamente. Se il termine USO risale al ’72, il fenomeno degli oggetti sottomarini ha origini molto più antiche. Se ne trovano esempi anche nella paleoastronautica (ufologia storica).Gli USO sono presenti in tutte le zone “acquatiche” della terra: laghi, fiumi e soprattutto mari. Una riflessione: la terra è composta per il 70% d’acqua. Il biologo Ivan T. Sanderson azzardò una teoria sulla provenienza di questi strani “sottomarini”. Lo studioso li classificò come veicoli di civiltà più sviluppate di quella umana, che al momento dell’evoluzione, invece di intraprendere la vita terrestre, restarono in acqua. Questa civiltà sarebbe quindi progredita negli abissi.

La casistica descrive quattro fenomeni principali causati dagli USO: a) fenomeni elettromagnetici che causano disturbi alle apparecchiature di bordo e ai radar. Tali fenomeni sono stati riscontrati su più imbarcazioni contemporaneamente e si sono manifestati indifferentemente sia di giorno che di notte; b) colonne d’acqua alte fino a 300 metri, alzatesi in prossimità di imbarcazioni. Il fenomeno è stato riscontrato sempre durante il giorno; c) fenomeni luminosi notturni e segnalazioni, sia diurne che notturne, di luci prodotte da strani corpi in immersione ed emersione; d) fenomeni acustici di origine non identificata. Numerosi sono i casi di avvistamento,con relative testimonianze. In Italia i casi più “famosi” sono avvenuti nelle acque dell’Adriatico, dove nel 1978 e ’79 si verificò una vera e propria ondata di avvistamenti. Il fenomeno fu così appariscente e diffuso da spingere le motovedette delle autorità italiane a perlustrare i mari e a verificare quelle strane segnalazioni effettuate dai pescatori. Questa la dichiarazione di un testimone, Roberto Mantovani, 25 anni, che osservò un Uso per alcune ore servendosi di un cannocchiale: “Ero due o tre miglia al largo, quando ho visto un oggetto rotondo. Al centro, circondata da una luce abbagliante, c’era una specie di cupola che aveva a destra in alto una fila di luci ellittiche verdi. In basso a sinistra c’era un’altra fila di luci quasi a pelo d’acqua”. Questo fenomeno però non riguarda solo le coste dello stivale, ma ha come apice di avvistamenti il Sud America, soprattutto Brasile e Argentina. Proprio in Argentina, nel 1960 avvenne un avvistamento di un USO dal colore argenteo; inutili gli sforzi della polizia per catturare quel “sottomarino” dalle prestazioni incredibili. Dopo una serie di casi USO rimasti senza spiegazione, un celebre avvistamento in Argentina avvenne nel 1967, quando l’Ufficiale Montoya osservò un USO a forma di sigaro levitare silenziosamente a pelo d’acqua. Ancora il 2 Dicembre del 1971, sempre in in Argentina, si verificò un caso emblematico: Ricardo Espiandola, insieme ad un gruppo di amici, stava scattando delle foto sulla spiaggia; ad un certo punto emerse un oggetto tondeggiante dell’acqua. Il gruppo lo vide quindi volare verso il cielo a una velocità incredibile, fino a scomparire. Fortunatamente il giovane Ricardo scattò una foto al misterioso oggetto. Anche le acque del Brasile furono teatro di avvenimenti USO. In un solo anno, nel 1980, vi furono due casi, uno marino ed uno fluviale. Il 26 Luglio un’imbarcazione evitò lo scontro a fatica con un oggetto sottomarino che emetteva luci di ogni colore. Nel Novembre dell’80 si verificò un avvistamento nel fiume di Araguari, dove un oggetto discoidale stazionò per alcuni minuti e poi si diresse verso il mare, lentamente. Anche altri luoghi furono sedi di eventi USO: Canada (1965-1969-1981), USA (1965-1967-1994), Svezia (1976), Egitto (1960), Russia (1965-1984-1997). Un fatto misterioso che forse riguardò un USO ebbe luogo in Italia nel 1979. Durante la famosa ondata di avvistamenti dalla costa adriatica, i due fratelli De Fulgentiis, pescatori, persero la vita, secondo alcuni testimoni. Le motovedette delle autorità stavano perlustrando le acque, quando trovarono la barca dei due fratelli . Qualcuno disse che l’imbarcazione venne rovesciata da un USO che si era trovato a passare nelle loro reti da pesca.La vicenda rimane tuttavia poco chiara. Così Roberto Malini descrive gli USO nel suo libro Storia, geografia e scienze degli Ufo: “Come in Cielo, così negli abissi”. Leggende e cronache dei tempi antichi riferiscono di navi, sfere, scudi e altri grandi oggetti che uscivano dal mare e dai grandi laghi. Il dio sumero Enki, i greci Nereo e Poseidone, il romano Nettuno, i germani Hler e Frigg abitavano in palazzi posti sotto la superficie del mare e si muovevano grazie a veicoli sottomarini. La balena di Giona, descritta nell’Antico Testamento, ricorda un avanzatissimo sommergibile. La mitologia cinese descrive il grande pesce che combatté presso Lei-chou contro il dio della tempesta. Venendo ai tempi moderni, la stampa internazionale pubblicò il 24 novembre 1972 una notizia sensazionale. Unità della flotta militare norvegese avevano identificato e stretto nel fiordo di Sogne un USO (Unidentified Submerged Object ovvero “oggetto subacqueo non identificato”). Due giorni dopo, la strana imbarcazione svanì misteriosamente, lasciando interdetti i militari che stavano conducendo le operazioni di cattura. Avvistamenti di USO sono abbastanza frequenti nel nostro tempo, anche se non raggiungono quantitativamente la casistica relativa agli UFO. Basandosi sull’attendibilità di tali segnalazioni, gli studiosi ipotizzano la presenza di basi subacquee per gli UFO, alcuni dei quali permarrebbero sul nostro pianeta fino al compimento delle loro missioni.

Articolo tratto dal sito www.ufoitalia.net e qui riproposto dietro esplicita autorizzazione dell’autore.