Considerazioni su H.P. Lovecraft: horror o fantascienza? – di Ender
Per sua stessa ammissione, Lovecraft ha portato la dimensione del fantastico dal terrestre al cosmico e inter-dimensionale. Pensare di classificarlo come solo autore HORROR o FANTASCIENTIFICO parrebbe inadeguato. Mi sembra più adeguato considerarlo quale apporto originale ottenuto combinando sapientemente elementi dei generi suddetti. Potremmo obiettare che, emulo di POE, non avesse alcuna originalità (OVVIAMENTE FALSO!!!), potremmo anche obiettare, a posteriori, influenzati dal successo dell’inesistente Necronomicon, grazie agli adepti dell’occulto e grazie anche a molta letteratura e cinematografia, che fosse un autore horror, così come potremmo obiettare, da figli della fantascienza, che i suoi antichi, i suoi guardiani di porte dimensionali, le sue città fantastiche figlie di tecnologie arcane su pianeti di universi e dimensioni dimenticate nel tempo, le sue astronavi, i suoi, ai nostri occhi, mostruosi alieni provenienti da altri universi, pronti ad inscatolarci come sardine o i suoi anfibi terrestri pronti a trasformarci in altrettanti abitanti di città sottomarine, le sue matematiche quantistiche, siano ineludibili indicatori del fatto che fosse un autore fantascientifico. Tutte obiezioni legittime se decontestualizzate; ma la simbiosi è innegabile. L’inscindibilità è evidente. Nulla comunque è soprannaturale, tutto è frutto di dimensioni spaziali e temporali arcane e con leggi differenti dalla nostra ma con leggi. Gli esseri umani possono percorrerle, rischiando di perdersi, annichilirsi o, come moderni Gilgamesh, diventare divinità per aver compreso.