‘IL SEGRETO DEI TEMPLARI’
DI ANNAMARIA FERRARESE
Recensione di Monica Porta
12 dicembre 2010. Sardegna. Riva dei Laghi. Un’alluvione distrugge la diga di uno dei due laghi, provocando involontariamente l’emersione di un campanile misterioso.
La comunità di Riva dei Laghi si trova a dover affrontare l’ennesima emergenza. Gli aiuti sono quasi immediati, ma insieme al lavoro di ricostruzione del territorio, gli scavi intorno al campanile portano alla scoperta di un’antica Abbazia, contenente tre corpi rimasti intatti con ancora indosso vestigie dell’antico ordine dei Templari.
La scomparsa di due giovani autoctoni, Gabriele ed Elena poi, infittisce il giallo.
E qui inizia la trama de “Il segreto dei Templari” di Annamaria Ferrarese.
La magia tra il mistero e la storia cattura subito il lettore, trascinandolo con sé, insieme ai detriti di un passato oscuro.
Il fascino del male ammalia immediatamente la squadra di archeologi al lavoro, accecati dalla sete di fama per il clamoroso ritrovamento.
E, come spesso accade, gli ingranaggi del potere hanno il sopravvento sul benessere della gente.
A nulla valgono gli ammonimenti del saggio “Giovanni Moi”, l’anziano del villaggio, dotato di una sensibilità particolare. Ma sarà proprio il suo coraggio, unito alla forza di alcuni abitanti che lo aiuteranno nell’impresa, a vincere su tutto, dimostrando l’eredità primordiale dell’l’uomo che può, anzi deve, spingersi oltre il limite di se stesso se vuole davvero comprendere la materia che lo abita.
Non c’è futuro senza memoria e cultura. È questo il messaggio implicito che leggo tra le parole di Annamaria Ferrarese.
Credo che, tra le tante qualità, la bravura dell’Autrice sia quella di immergersi nella realtà che circonda la sua terra, la Sardegna, per regalare al lettore un viaggio alla portata di tutti, anche estranei al mondo della magia e del paranormale.
“Il segreto dei Templari” è un libro attuale, sconcertante e formativo che non dovete perdervi!