IL VICOLO DEL FANTASMA
di Gabriele Luzzini
La caratteristica strada Zeedijk (‘Diga sul mare’) si trova nella parte più vecchia di Amsterdam (‘Oude Zijde’) ed era e nota un tempo per essere il quartiere dei marinai. Oltre alle suggestive strutture architettoniche e alle promesse sussurrate nei vicoli, deve parte della sua notorietà in quanto teatro di una presunta sanguinosa vicenda che poi ha generato una classica storia di fantasmi.
Provo a riepilogare i fatti giunti ai tempi nostri, considerando i limiti di una narrazione orale e le inevitabili modifiche subentrate nei resoconti.
Tutto accadde nel 18° secolo anche se, come la maggior parte delle leggende urbane, molti dettagli non sono definiti. Helena e sua sorella Dina (in alcune versioni ‘Diana’) appartenevano a una famiglia che possedeva la conceria ‘Het verdollde Schaap’ lungo la Zeedijk.
Un marinaio chiamato Wouter si innamorò di Dina, scatenando la gelosia di Helena che provò a concupire l’uomo. Del resto, tutti sapevano che era lei quella considerata bella e affascinante, anche se l’altra era nota per i modi garbati.
Helena arrivò persino a nascondere alcune lettere che Wouter aveva scritto a Dina e, una volta scoperta la cosa, ci fu un duro confronto tra le due. Il loro rapporto, sempre stato conflittuale, giunse a un punto di non ritorno…
Helena spinse la sorella giù dalle scale che conducevano al seminterrato della casa in cui abitavano. La testa della sventurata si ruppe e spirò poco dopo.
C’è un’altra versione, sensibilmente più efferata, in cui Helena fece precipitare la sorella e, vedendola respirare ancora ai piedi delle scale, la colpì a morte con un ciocco di legno. In entrambe le narrazioni, l’omicida riuscì a far passare il fatto come un incidente.
Qualche tempo dopo la morte di Dina, il marinaio tornò da un lungo viaggio e, superato l’iniziale sconforto, sposò Helena ma passarono pochi anni dal matrimonio e la salute di lei peggiorò rapidamente.
Prossima alla morte, al suo capezzale, confessò al marito l’omicidio di Dina, cercando probabilmente una forma di assoluzione per la scellerata azione.
L’uomo, prima attonito per la rivelazione e poi infuriato, la maledisse a vagare senza requie per l’eternità. Helena morì sola e abbandonata da tutti il 24 luglio 1753.
Da allora, lungo le pittoresche stradine che intersecano la Zeedijk, è possibile sentire dei gemiti misteriosi e talvolta delle urla strazianti. ll fenomeno sembra acuirsi il 24 luglio, il giorno in cui fu Helena fu maledetta. Inolte, una diceria diffusa sostiene che il fantasma divenga visibile ogni cento anni…
Non c’è più alcuna traccia della vecchia conceria, inglobata nel corso dei secoli dal nuovo tessuto urbano di Amsterdam, sempre in fermento.
Una spiegazione razionale potrebbe collegare tali suoni alla fauna del mare lì vicino, oltre che a soggetti facilmente suggestionabili.
A partire dal 1855, la zona ha acquisito il nome di ‘Spookteeg’ il cui significato in olandese è appunto ‘vicolo del fantasma’.