IMBOLC (SABBAT MAGGIORE)
di Gordon Miles
L’antica festività pagana Imbolc cade nella notte tra il 1° e il 2 febbraio, esattamente a metà tra due Sabbat Minori e cioè il Solstizio d’Inverno (Yule) e l’Equinozio di Primavera (Ostara).
E’ un Sabbat Maggiore decisamente rilevante poiché riavvia il ciclo delle stagioni, garantendone quindi il rinnovamento.
Più specificatamente, è una festa di purificazione, che si basa sulla celebrazione del ritorno della luce e della fertilità.
Infatti, il termine Imbolc viene tradotto sia come “Grande Pioggia” (intesa come momento in cui l’acqua monda il passato e prepara il terreno che gli avvenimenti futuri), ma anche come “Dentro al ventre della Madre Terra”, (indicando che è il momento in cui iniziare a preparare i semi necessari alla coltivazione).
Il 2 Febbraio è il giorno consacrato a Brigid, dea del triplice fuoco essendo la protettrice di poeti (la fiamma creativa, l’Ispirazione che arde nel cuore dei Vati), fabbri (la fiamma della fucina, per forgiare e creare nuovi oggetti e, in senso più ampio,”‘Idee”) e guaritori (la fiamma sacra e quindi taumaturgica, in grado di purificare). Lo stesso nome Brigid ha la radice nella parola celtica “Breo”, che significa appunto Incendio/Fuoco. La stessa Dama del lago che consegna la spada Excalibur a Re Artù viene talvolta associata alla dea celtica. Proprio per questo profondo ed indissolubile legame col Fuoco, la dea viene celebrata ed onorata con torce e candele che restano accese per tutta la durata di un banchetto notturno propiziatorio che inizia al crepuscolo del 1 febbraio. Per un’evidente assonanza, il Cristianesimo ha sovrapposto a Brigid la figura di Santa Brigida d’Irlanda, seguendo la consolidata attitudine di cancellare le festività dell’Antica Religione sostituendole con le proprie, inventate per l’occasione.