La Soglia Oscura
Parapsicologia,  Misteri

La sparizione di Orion Williamson

Era un afoso giorno di luglio del 1854 quando il fattore Orion Williamson, che viveva a Selma (Alabama) con moglie e figlio, uscì di casa per portare I cavalli ad un pascolo ombroso. Incontrò il vicino Armour Wren con suo figlio James, mentre la famiglia lo stava osservando dalla finestra e tutti lo videro letteralmente sparire davanti ai loro occhi.

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I quattro cercarono di capire l’accaduto provando ad individuare una buca nella quale potesse essere caduto. Le orme cessavano bruscamente, senza alcuna spiegazione accettabile. Pertanto, la moglie coinvolse tutta la popolazione della piccola cittadina per esaminare palmo a palmo il campo senza alcun risultato. Ai segugi della polizia fu fatto annusare il cuscino di Orion, per cercare una traccia da seguire, ma gli animali, una volta liberati, apparvero confusi e disorientati, come se l’uomo non fosse mai stato lì. Secondo quanto riferito, la signora Williamson e suo figlio sentirono per settimane la voce di Orion chiedere aiuto, affievolendosi sempre più per poi non essere più udibile. Viene tramandato che la primavera successiva comparve un cerchio di erba morta nel punto in cui scomparve lo sfortunato contadino.

Lo scienziato tedesco Maximilian Hern ha ipotizzato che Orion sia entrato in contatto con quello che definisce ‘etere universale’, un’anomalia fisica in grado di distruggere completamente tutta la materia al suo interno. Un altro scienziato ha teorizzato un campo magnetico che ha causato la disintegrazione della struttura atomica di Orion, mandandolo in un’altra dimensione. Qualcuno ha suggerito anche il rapimento da parte di folletti.

Cosa è accaduto davvero? Un varco dimensionale o un tentativo riuscito di occultare il cadavere dell’uomo? Resta il fatto che neppure il finissimo olfatto dei cani fu in grado di risolvere il mistero.