La Soglia Oscura
Misteri,  Esoterismo e Magia

IL POTERE DELLA PIETRA DELLA STREGA
di Gabriele Luzzini

Le Pietre delle Streghe, caratterizzate da uno o più fori di origine naturale, sono conosciute con diversi nomi, ma è universale la credenza che possano avere una funzione protettiva contro gli influssi negativi.
Questi particolari sassi sono chiamati appunto ‘Witch Stones’ ma anche ‘Hag Stones’, ‘Holey stones’ e sono considerati potenti talismani, in grado di respingere maledizioni e allontanare spiriti nefasti.
Si trovano prevalentemente vicino al mare o ai corsi d’acqua ed è opinione comune che una maggior efficacia giunga dalle pietre che vengono rinvenute e non semplicemente acquistate, quasi che si generasse un vincolo incantato col soggetto prescelto (in sintesi, è la pietra che ‘si fa trovare’).
Da un punto di vista magico, è opinione diffusa che si formano grazie all’energia dell’acqua, immagazzinata poi al loro interno e che ‘risuona’ con essa. Conseguentemente, considerando  l’acqua come fonte di vita, è facilmente intuibile il ruolo benefico attribuito.

Tra i vari utilizzi, oltre a portarla al collo facendo passare appunto un cordino nel foro che le contraddistingue, va sicuramente ricordato quello che prevede di appenderla sopra al proprio letto o infilarla nel cuscino, per scongiurare eventuali incubi notturni.
Tra le peculiarità più suggestive attribuite a queste pietre, desta grande interesse quella di poter vedere il mondo dell’invisibile e del Piccolo Popolo sbirciando attraverso di essa, quasi che fosse una lente straordinaria oppure un’apertura verso mondi differenti altrimenti intangibili.
Secondo alcune streghe, quando le pietre si spezzano improvvisamente, significa che hanno utilizzato la loro energia per proteggere una vita.
Possono essere anche di grandi dimensioni e, in tale caso, anticamente venivano utilizzate per proteggere da eventi catastrofici i mezzi di trasporto, in particolar modo le imbarcazioni (proprio per il legame che hanno con l’acqua).

Il concetto di ‘pietra forata’ e cioè un varco all’interno di un elemento  solido, impossibile altrimenti da attraversare, ricorre in molti tradizioni  anche se con dimensioni decisamente più notevoli.
Le cronache ci raccontano della ‘Pietra di Odino’, un macigno forato che si trovava nei pressi del villaggio Stenness (ora Stromness) a Mainland, l’isola principale dell’arcipelago delle Orcadi (Scozia).
Alta quasi 2,5 mt., aveva un grande buco a circa 1,5 mt. di dimensioni tali che permetteva alle persone di passare la mano attraverso. In questo modo venivano effettuati diversi giuramenti di lealtà e promesse di matrimonio.
Purtroppo, il capitano W. Mackay, proprietario terriero dell’area, la distrusse nel 1814 per evitare il passaggio di frequenti visitatori che mantenevano vivo il folklore legato alla ‘Pietra di Odino’.