Pioggia – di Gabriele Luzzini
Gocce scivolano rapide sui vetri
Come memorie di occhi sgomenti
E lapidi di ossa, di sangue e di denti
Rammentano episodi lugubri e tetri.
Spade spezzate, mura divelte
Questo è ciò che avete cercato,
Prendere avidi l’ultimo afflato
Con rancori precisi di anime svelte?
Giace il guerriero nella coltre di terra
Gli occhi son chiusi, perduti lontano
Verso un’ambizione, sogno assai strano
Di vendicarsi di chi l’uccise in guerra.
Più della pioggia la volontà è forte
Più del dolore di abissi deserti
E gli occhi chiusi, diventano aperti
Alzati uomo, sconfitta è la Morte!