QUANDO TORNERÒ A CASA
di Giulia Faccio
Il freddo mi incolla le mani al fucile
l’unico calore che sentirò oggi sarà l’urina sui miei stracci
In questo buco di terra
Solo i parassiti mangiano…noi
Sono in un inferno di ghiaccio e acciaio…
Granata!
l’onda d’urto è una lama nei timpani,
Le macerie mi schiacciano al suolo
Il mio compagno mi sbatte la testa in grembo
Il sangue è ancora più cangiante sulla pelle sbiadita
Stringe un mozzicone tra i denti,
Lo stacco e benedico il mio ultimo fiammifero
Gloria a te amico e grazie del dono!
Sarei dovuto morire più giovane, quando ero uomo
Ora è tardi anche per crepare con dignità…
Mi sento immortale, so che tornerò a casa
Le mani scarne di mia madre faranno il caffè forte
Ci saranno mele per una torta
Farò un bagno caldo
Mi vestirò bene
E finalmente
Mi sparerò in testa.