La Soglia Oscura
Racconti

Piccola bambola perduta – di V. Malevolti

Lontano nel tempo, quando ancora esso non era imprigionato negli orologi, trovai nel mio cammino tra aceri morenti, d’autunno malati, una fanciulla con un abito da sposa e gli occhi tristi. Incedeva pesante, come se il peso dei pizzi la opprimesse. Non aveva occhi ma fosse nere e lucenti, capelli rossi e una pelle di gesso. La seguii nel suo mausoleo, mi accorsi che era una costruzione diroccata, all’interno tante piccole stanze nuove calde e fanciullescamente adornate. Mi invitò per il giorno dopo. Acconciata come una bambola vittoriana di porcellana, mi attendeva per un Thè, servito dentro tazzine bianche e dorate su un tavolino di marmo con fiori adornato, biscotti e dolci per allietare la nostra intima festa. Seduta parlava di come divenne bambola umana con il cuore di porcellana e sentimenti strani, come quel mondo di strani sogni, labbra scarlatte e lacrime di vetro era stato creato da chi come lei li fu abbandonata. Quello era il posto delle piccole bambole perdute. Lontano nel tempo, ebbi un cuore umano. Adesso non esiste più il tempo. Ho un cuore di porcellana.