Rovine – di E.Mastrangelo
Siamo seduti nella polvere,
dorata polvere portata dal vento profumato,
la polvere delle rovine,
seduti tra le rovine,
rovine noi stessi.
I tempi passati risplendono,
tempi mai vissuti, tempi in bianco e nero,
o tempi caldi e sensibili,
la cui memoria non è fossile
ma bruciante ricordo.
Ogni azione è vana!
La ruota dell’entropia è in moto,
inesorabile punta al nulla.
Se ci badiamo bene il vento profumato
il vento che porta polvere d’oro,
è freddo, e penetra sotto i vestiti.
Scaldiamoci, fratelli, allora
scaldiamoci al focherello dei libri,
delle foto, dei cimeli, finché dura.
Su nel cielo terso passa un aereo.
La scia s’arrossa nell’aria del crepuscolo.
E’ un taglietto rosa nel turchese cupo.
C’è ancora qualcosa di bello,
patetico, però, tra questi campi di rovine.