La lapide e l’orgasmo – di Monika M.
Ho sempre avuto problemi con la morte, con quel che rappresenta e di conseguenza con tutti i simboli ad essa legata ed è straordinario per me ora trovarmi sdraiata in piena notte, qui, nuda sulla lapide di un perfetto estraneo…
Il grande nemico – di Daniele Bello
i. Il cavaliere, armato di tutto punto, stava attraversando il cuore della Foresta Nera da diverse ore, ormai; vestiva un’armatura dalle tinte verdi e le sue armi risplendevano di una luce verde smeraldo.
Il castello Onirico – di Monika M.
Accomodata al grande tavolo di noce scuro nella biblioteca della Castello, annoiata, si stiracchiò rumorosamente . Una pioggerellina leggera ma incessante rigava i vetri delle finestre piombate che incorniciavano il paesaggio del giardino esterno ingrigito dal mal tempo.
L’amico dell’estate – di Gabriele Luzzini
Il sole stava affogando all’orizzonte, stemperandosi nel fuoco della sera, mentre alcune remote vele stavano aggiudicandosi la riva. Claire tracciava dei solchi sulla rena col piede, in un assurdo confronto con la spuma marina che, senza sosta, continuava a cancellarli.
L’ultima sigaretta – di Gabriele Luzzini
Accese l’ultima sigaretta, malconcia e con un piccolo strappo dal quale usciva il tabacco. Dopodiché, aspirò avidamente. Si compiacque del fatto che il pacchetto si trovasse ancora nei pantaloni insieme all’accendino. Era successo in un lampo, senza neanche il tempo…
Mai creare una vampira vanitosa – di V. Malevolti
Care mie amiche stelle, quanto mi mancate quando non ci siete coperte dalle nuvole, poiché io vado alla deriva e nella solitudine ho preso la mia strada, poiché io vorrei vivere con gli umani e non dovermi cibare di loro,…
La postina – di Massimo Guisso
Certo che Marta e Paolo sono sempre gentili ed ospitali. Chi gliel’avrà fatto fare di comprare questa casa isolata, in culo al mondo? Comunque, la cena era ottima!
La cena di Thyres – di DarkSylvia
Come da abitudine Jordan leggeva il giornale, seduto a tavola, mentre faceva colazione con un semplice caffè. Non amava le colazioni abbondanti. Nel caso preferiva, piuttosto, inghiottire qualcosa velocemente durante il corso della mattinata.
Notturno – di Lady S.
Venne la notte, ancora una volta, come sempre, così fu e così sarà. Nora desiderava dormire, rifugiarsi nella parentesi di incoscienza di chi voglia fuggire dalla propria realtà e, perché no, sognare, magari qualcosa di bello in cui immergersi, come…
L’altra immortale – di V. Malevolti
Ho attraversato le nebbie… Le nebbie del tempo, le nebbie delle varie città nelle quali sono vissuta e quelle della mia mente, quando lottavo per non impazzire.