GIULIA FACCIO
(Autori sulla Soglia)
Incarnata in Piemonte e travasata nelle umide e nebbiose campagne padane (che coadiuvano quindi l’arte introspettiva: non si vede altro…)
Di solito si parte dicendo cosa si è ,cosa si fa, quali attestati dimostrano le proprie competenze…
Rispondo: “NON classificabile” ; sono l’anima che ha dimenticato se stessa nel passaggio alla carne (PLATONE) quindi cerco di ricordare quale sia la mia missione e vivo con attenzione ogni giorno per carpire qualunque informazione…
Qualche studio psico-pedagogico liceale ormai dimenticato, corsi universitari non finiti, esperienza molto formativa e non conclusa in ambito naturopatico e un tortuosissimo vagabondaggio nella mia interiorità, persa e ritrovata milioni di volte ma sempre più determinata e votata alla Conoscenza e Consapevolezza. Profondamente grata alle molte anime che hanno fatto grande l’umanità attraverso le arti ma ancora di più riconoscente a quelle che hanno condiviso la mia quotidianità e il loro esempio di vita…
Ho trovato molta risonanza nelle realtà narrate da Dostoevskij, negli ideali di Nietzsche, nella magia e simbolismo di Jodorowsky, nella raffinatezza di Hermann Hesse, nella letteratura del fantastico e del distopico, negli incubi sublimi delle tele di Beksinski, nei mondi sotterranei del metal più cupo e nel potere epico, ardente e vitale delle sue correnti power e sinfoniche. Sono stata segnata dalla cultura dei manga ed anime giapponesi ma anche da Goscinny ed Uderzo, dai mondi edulcorati e spettacolari della Disney e da quelli ancora più intriganti ed avventurosi di Don Bluth …Amo informarmi su argomenti storici-religiosi-antropologici che scalfiscono tutti i nostri dogmi, mi appassiona la scienza che decodifica ed analizza il mondo della natura, sono molto legata alle tematiche della nutrizione ed a ciò che riguarda il cammino di risveglio delle Coscienze…Amo osservare tutto ciò che scorre in profondità, che non si vede, che si nasconde ed appare informe…Ho creduto che il dolore fosse la conseguenza di tutto ciò che vive, ora so che è la nostra risposta ad esso ciò che conta e che questa deve portare sempre a vette superiori.