
VOLO MAGICO
di Simon Smeraldo
Ci sono cento, mille
irte torri nere
nelle città dei papi
e dei re,
a Pesaro ed Accra,
a Taskent e Abidijan,
a Madras e Lisbona;
e da esse si slanciano
gli indovini
quando vogliono
solcare il tempo
e volare
sulle ali dei secoli,
mentre la rossa criniera
dei loro destrieri
remiganti nel vento
si agita al sole,
folle stendardo
di titaniche imprese.
Aprimi gli occhi, sorella,
e tu, amico mio,
stammi vicino,
affinchè io veda il giorno
dello srotolarsi
dei loro sogni,
a colmare il divario
dell’abisso dell’uomo.
Aprimi gli occhi fratello,
e tu, dolce amica,
tienti stretta a me
mentre anch’io volo
sulle vette del tempo
e tutto quell’oro
dai secoli occulto
splenderà nel mio buio.