IL MISTERO DI PUCHSBAUM
di Alessandro Schumperlin
Durante il viaggio a Vienna, non si può escludere la Cattedrale di Santo Stefano e come ogni luogo simbolo ha delle storie e delle leggende.; partiamo quindi con alcuni accenni storici e architettonici.
Nel cuore di Vienna si trova il Duomo ovvero la Cattedrale di Santo Stefano (Stephansdom), in questo caso la cattedrale è intitolata al Proto martire, da non confondere con la cattedrale di Budapest che sì è sempre “Santo Stefano” ma in questo caso è Santo Stefano I d’Ungheria.
La cattedrale viennese è la sede della diocesi ed è costruita sulle rovine della chiesa romanica dedicata a Santo Stefano nel 1147.
Il Duomo di Santo Stefano è caratterizzato per il suo Tetto delle Piastrelle formato da oltre 250.000 mattonelle colorate e per le sue due alte torri: la Torre Nord (chiamata la Torre dell’aquila) e l’altissima Torre Sud chiamata anche Steffil (alta 137 m ed è una delle più alte d’Europa).
Per la torre Sud ci può accedere alla vista esclusivamente salendo tutti e 343 scalini, per la torre Nord c’è un “comodo ascensore” che vi porta abbastanza velocemente a quello che è attualmente il camminamento disponibile.
La scalinata sud porta con sé una particolarità del duomo: la “scala verso il cielo” è un’opera dell’artista viennese Billi Thanner.
È composta da due sezioni: una si trova all’interno del Duomo che sale sopra il Battistero e attraversa la volta fin sotto la cima della Torre Sud dove si trova la seconda sezione.
Il significato profondo di questa installazione, si ricollega alla scala sognata da Giacobbe che va dalla terra al cielo, dove gli angeli di Dio scendevano e salivano. Attraverso la scala i sogni, i pensieri e le preghiere possono salire in alto dove la luce buca le tenebre.
Ma ora andiamo alla torre Nord, quella che ha la parte “succosa”.
Un fitto mistero seguito da una leggenda articolata aleggia sulla Torre Nord che, a differenza della Torre Sud (oltre ovviamente all’ascensore installato di recente) non fu mai completata.
Perché le due torri dovevano essere gemelle e quindi alte entrambe quasi 140 metri l’una. Ma ciò non avvenne… Il motivo? Pare che il suo architetto Hans Puchsbaum (1390 – 1454) venne fatto cadere dalla stessa, spinto da… qui scattano le diverse versioni della leggenda e si mischia realtà con fantasia e con orrore ed occulto.
Le diverse versioni di questa leggenda hanno tempi di nascita differenti, non si sa quale sia stata la prima, io ve le propongo nel modo più dettagliato possibile e con la cronologia di quando le ho trovate:
La prima leggenda (trovata) narra che ai tempi della costruzione Puchsbaum si fosse perdutamente innamorato di Maria, la figlia del capomastro Hans von Prachatitz. Questo innamoramento suscitò le ire di quest’ultimo; Hans non voleva far accasare la figlia con l’architetto. Questi però, dopo parecchie insistenze di Puchsbaum, gli promise la mano della figlia solo se fosse riuscito a finire la torre nord della cattedrale in 1 anno e 1 giorno, sicuro che l’impresa sarebbe stata impossibile. Invece, il lavoro di Puchsbaum si rivelò molto facile e sicuramente sarebbe riuscito a completare l’opera nei tempi pattuiti. A Von Prachatitz non restò che buttarlo giù dalla torre per evitare che terminasse in tempo la costruzione e sposasse sua figlia.
Un’altra versione della leggenda vuole che Von Prachatitz avesse gettato Puchsbaum dalla torre per invidia del maestro verso l’allievo; perché per il “vecchio artigiano” non era accettabile che il giovane potesse essere più bravo di lui già a quell’età.
Quindi possiamo dire che le prime due versioni sono intrise di invidia, ma per la terza versione scatta il soprannaturale!
Secondo la terza versione della leggenda, Puchsbaum aveva fatto un patto col diavolo perché i lavori della torre nord proseguissero velocemente. Ma sul “più bello”, Puchsbaum non rispettò il patto; quindi il diavolo lo spinse giù dall’impalcatura e lo uccise. Non è dato sapere se si prese anche l’anima oppure no.
Come per ogni leggenda in cui c’è il diavolo come comprimario che si rispetti… Finisce sempre male e con sangue sparso “allegramente”.
In ogni caso, come per tutte le leggende: credere o non credere… spetta a voi, inoltre ci sono più versioni da “scegliere”.
Una cosa è certa: Puchsbaum cadde veramente dalla torre durante la sua costruzione lasciandoci la pelle.