LA LEGGENDA DI VILLA MALCONTENTA
di Maurizio Faretta
Secondo la leggenda Il suo nome nasce da Elisabetta Dolfin , la bella sposa di Nicolò Foscari al quale si unì in matrimonio nel 1555.
La loro unione non fu affatto felice, si diceva che Elisabetta tenesse una condotta libertina e il marito decise di punirla rinchiudendola in “Villa Foscari “.
Elisabetta nonostante gridasse la sua innocenza non fu creduta e visse praticamente imprigionata e in completa solitudine per ben trent’anni
I veneziani allora ribattezzano Elisabetta “La Malcontenta” e anche la villa prese quel nome.
Secondo la leggenda , dopo la morte della donna il suo fantasma si aggirerebbe nella villa soprattutto nella stanza dell’Armida.
Il fantasma di Elisabetta ha le sembianze di una donna bellissima dai lunghi capelli rossi,il viso pallido e un lungo abito di velluto nero scollato.
A volte la figura e’nitida altre volte invece e’evanescente uno spirito che fluttua nell’aria.
Esiste un’altra versione,molto meno affascinante e misteriosa,la villa prese il suo nome dal luogo dell’insediamento scelto per la costruzione.
Ovvero venne costruita in un posto dove l’acqua “male contempla”,cioè dove l’acqua è agitata. I veneziani lo presero come un presagio cattivo e battezzarono la zona la Malcontenta.
Diventò dopo un lungo restauro, uno dei luoghi più ambiti dall’aristocrazia intellettuale del XX secolo.
Nel libro degli ospiti troviamo il passaggio di eminenti figure come: Truman Capote, Peggy Guggenheim, Guglielmo Marconi, Stravinsky e Andy Warhol.