TUTTE LE PUBBLICITÀ SONO SUBLIMINALI 6
di Gianfranco Galliano
Pagina pubblicitaria d’una rivista popolare del 2006 che reclamizza delle scarpe per bambine
L’immagine non presenta nessuna modella e salvaguarda in questo modo l’infanzia. Uno dei motivi che possono aver spinto i pubblicitari a evitare la figura umana è forse il desiderio commercialmente comprensibilissimo di mettere al centro assoluto le scarpe, viste una dall’alto e l’altra lateralmente. L’immagine è circolare, vale a dire che in qualsiasi punto cada l’occhio del fruitore, egli si troverà di fronte il nome della ditta per ben sei volte. Tuttavia essa non dà l’impressione di essere ripetuta in quanto è scritta in modi o su superfici diverse. Anche lo sfondo, per evitare la monotonia del colore unico, ripropone gli stessi oggetti cuciti sulla tomaia. L’immagine, in sostanza, fa entrare il pubblico in una specie di gorgo creato dal fatto che il nome del prodotto si ritrova dappertutto, senza via d’uscita. Inoltre, a causa della loro circolarità le scritte danno l’impressione del movimento, il che non è senza significato trattandosi di scarpe per l’infanzia: i bambini, infatti, non sono sempre in movimento per definizione? Poiché i colori che individuano tradizionalmente il maschio e la femmina sono l’azzurro e il rosa si potrebbe azzardare che il colore femminile è predominante non tanto perché è presente in quantità maggiore, ma semmai perché le scarpe sono appoggiate su uno sfondo azzurro e la loro stessa suola è azzurra: il rosa schiaccia garbatamente l’azzurro (non a caso le scarpe sono “Pensate per bambine”). Ciò può creare una preferenza inconscia per il prodotto legata all’idea di predominio del proprio sesso sull’altro. Come il capitalista vende anche la corda con la quale verrà impiccato (Brecht), così il pubblicitario non bada all’ideologia che – incidentalmente – promuove (fascismo o socialismo, misoginia feroce o femminismo battagliero come nel caso che stiamo commentando), basta che essa aiuti a propagandare il prodotto nel miglior modo possibile.