La Soglia Oscura
Monografie,  Mitologia

GLI ANTICHI DEI DELLA GRECIA – HESTIA
di Daniele Bello
Capitolo 6

Hestia, che nelle case eccelsi di tutti
gli dei immortali e in quelle degli uomini terrestri
hai una sede perenne, e godi del gran privilegio
di essere rispettata e onorata in eterno
(infatti senza di te non ci sono banchetti
per i mortali, se ad Hestia per prima
e per ultima non libano vino mielato)

Inni omerici, XXIX, Inno a Hestia, vv. 1-6
(traduzione di G. ZANETTO)

Figlia primogenita di Crono e Rea, come riferisce Esiodo, HESTIA (Ἑστια), che i Romani denominarono VESTA, venne trangugiata dal padre al pari di tutti i suoi fratelli, fatta eccezione per Zeus. Quando Crono dovette poi risputare tutti i suoi figli, Hestia prese le parti del fratello nella Titanomachia.
Dopo la vittoria sui Titani, Hestia chiese a Zeus che aveva conquistato il trono del cielo di poter rimanere sempre vergine e di ricevere, tra tutti, il primo sacrificio; tali grazie le furono concesse.
Per questo motivo, l’arcana forza dell’amore non aveva alcun potere sulla dea Hestia e invano la chiesero in sposa gli dei Poseidone ed Apollo; si narra infatti, che Afrodite, la dea della passione, aveva rinunciato ad avere una ascendente su tre divinità: oltre alla figlia di Crono, erano immuni dall’impulso amoroso le dee ARTEMIDE e PALLADE ATENA.
Come luogo sacro, Hestia aveva ricevuto il centro della casa, il focolare (pare che sia questo, appunto, il significato del nome della dea); ella aveva ottenuto l’onore non solo del primo, ma anche dell’ultimo dei sacrifici in qualsiasi riunione solenne tra gli uomini.
Presso gli Elleni, ogni città ed ogni dimora possedeva un focolare in cui ardeva un fuoco che era dedicato alla dea e che non doveva spegnersi mai. Questa fiamma ardeva anche nella sede del governo di Atene, il Pritanèo; i coloni che partivano dall’Ellade per fondare altre città portavano con sé nei nuovi luoghi di insediamento una torcia accesa con il fuoco della loro città natale.
Hestia era in genere rappresentata come una casta matrona, maestosa nelle sue lunghe vesti.
Anche se non sono molte le storie e le leggende che hanno come protagonista questa divinità, è certo che fosse molto venerata sia tra i numi che tra gli uomini; alcuni studiosi vedono in lei il simbolo del fuoco primordiale.

Fonti:

http://www.theoi.com/Ouranios/Hestia.html
o Hesiod, Theogony – Greek Epic C8th-7th B.C.
o The Homeric Hymns – Greek Epic C8th-4th B.C.
o Pindar, Odes – Greek Lyric C5th B.C.
o Greek Lyric IV Bacchylides, Fragments – Greek Lyric C5th B.C.
o Apollodorus, The Library – Greek Mythography C2nd A.D.
o Aristophanes, Wasps – Greek Comedy C5th-4th B.C.
o Plato, Cratylus – Greek Philosophy C4th B.C.
o Plato, Laws – Greek Philosophy C4th B.C.
o Plato, Phaedrus – Greek Philosophy C4th B.C.
o The Orphic Hymns – Greek Hymns C3rd B.C. – C2nd A.D.
o Pausanias, Description of Greece – Greek Travelogue C2nd A.D.
o Diodorus Siculus, The Library of History – Greek History C1st B.C.
o Parthenius, Love Romances – Greek Mythography C1st B.C.
o Hyginus, Fabulae – Latin Mythography C2nd A.D.
o Ovid, Fasti – Latin Epic C1st B.C. – C1st A.D.
o Cicero, De Natura Deorum – Latin Philosophy C1st B.C.
o Suidas – Byzantine Greek Lexicon C10th A.D.