TUTTE LE PUBBLICITÀ SONO SUBLIMINALI 7
di Gianfranco Galliano
Pagina pubblicitaria d’una rivista popolare del 2006 che reclamizza delle ciabatte
L’immagine è disposta in una sequenza rigorosamente geometrica: a sinistra le gambe verticali delle sedie, a destra tre scritte (ovvero tre linee orizzontali), in diagonale tre frecce costituite da una freccia vera e propria, due ciabatte messe ad angolo e dalle caviglie che si incrociano formando un’altra freccia e conducono l’occhio alla marca del prodotto. Va sottolineato che una croce col braccio di sinistra frecciato è anche il logo della casa produttrice. Partendo dal basso, l’immagine presenta delle foglie aghiformi sulle quali sono appoggiate delle ciabatte e i piedi di una modella che ne calza un paio verdine; il pavimento è di legno. L’insieme offre l’idea di camminare (verticale) rilassandosi (orizzontale) nella natura (i materiali infatti sono legno e foglie). I piedi della modella, al centro della pagina e delle preoccupazioni dell’azienda (se calzano questo modello di calzature), sono palesemente filtrati da un procedimento fotografico che li rende sfumati, evanescenti e leggeri, ideali se non addirittura negati, in palese contrasto con la gravità del resto dell’immagine: con ogni probabilità, in questo caso da un lato si vuole indicare che le ciabatte reclamizzate non causano cattivi odori e dall’altro evitare qualunque connotazione sessuale che rovinerebbe l’effetto del prodotto in rapporto a una consumatrice già avanti negli anni oppure con problemi di deambulazione che le fanno mettere decisamente in secondo piano la seduzione, ma in primo il sogno di non sentirsi i piedi pesanti e dolenti. Il plantare anatomico della ciabatta viene riportato in silhouette in tutta la parte inferiore della pagina, ondulata come la calzatura; ciò serve fra l’altro a equilibrare l’immagine fornendole un certo dinamismo che suona, ovviamente, anche come una promessa.